Arcidiacono accusa Bianco: “Un governo di fuorvianti autocelebrazioni”

Arcidiacono accusa Bianco: “Un governo di fuorvianti autocelebrazioni”

CATANIA – Pubblichiamo interamente la lettera del vice presidente del consiglio comunale, Sebastiano Arcidiacono:

“Sarebbe stato legittimo il compiacimento del sindaco Bianco se per annunciare il raggiungimento del minimale risultato della pubblicazione dei bandi per le opere di urbanizzazione (meno dell’1% del totale dell’investimento previsto) avesse tenuto un atteggiamento più sobrio e realistico dei fatti della lunga storia del risanamento di Corso dei Martiri, anziché ricondurre esclusivamente a se stesso e alla sua amministrazione meriti che non gli appartengono.

Bianco, invece, in stile da campagna elettorale nel solco di questi quattro anni di governo della città pieni di fuorvianti autocelebrazioni, ha sorvolato su alcune questioni invece dirimenti per ricostruire la triste vicenda della ferita del vecchio San Berillo, che ora si dà per sanata quando invece tantissimo c’è ancora da fare.

Per esempio Bianco con scarso fair play rivendica a sè, come fosse inizio e fine di tutte le cose, il raggiungimento dell’obiettivo di avere avviato le procedure di gara; omettendo di ricordare che solo il faticosissimo accordo transattivo del novembre del 2011 (che riduceva notevolmente la cubatura stabilita dal Commissario Straordinario nel 2008) a cui tanti hanno lavorato, intesa che ha creato i presupposti indispensabili per dare seguito alle progettazioni e infine ai bandi, arrivati però solo sei dopo anni quella firma. Fu proprio grazie alla storica sottoscrizione di quel documento che l’anno successivo si affidò il progetto prima all’archistar Fucksas e poi al siciliano Cucinella, lo stesso che attualmente ne coordina le attività con grande professionalità.

In realtà su Corso dei Martiri in questi quattro anni della sua sindacatura, si è tergiversato per consentire alla sua amministrazione di imprimere un’impronta all’iniziativa. Di fatto però le cubature sono rimaste le stesse dell’accordo del 2011 e d’altronde non avrebbe potuto essere altrimenti: perché non dirlo esplicitamente dimostrando così per una volta di essere il sindaco di tutti? Peraltro è noto che quel contratto del 2011 ha impedito che il Comune dovesse ancora sborsare quattrini ai privati proprietari delle aree, come ha fatto ben due volte negli anni ‘90 relativamente a quest’opera, limitandosi a pagare lauti risarcimenti per danni per decine di miliardi delle vecchie lire senza mai riuscire a definire né il progetto né un accordo coi proprietari.

In verità al di là della sterile propaganda elettorale anche su Corso Martiri nei prossimi mesi assisteremo, forse, a parziali interventi senza un disegno organico della città. Manca, infatti, lo strumento di pianificazione generale, quel Prg che Bianco ha scelto colpevolmente di non adottare e che invece avrebbe dovuto accompagnare scelte come questa. Oppure come quella contenuta nella delibera della Giunta Comunale del 10 luglio scorso che autorizza un’altra variante in una vasta area di proprietà privata a Cibali. Tutto questo, irresponsabilmente, in assenza del piano regolatore dentro il quale questi interventi andrebbero programmati; privilegiando, ad esempio, la riduzione di consumo di suolo attraverso un sistema attento di perequazione e valorizzazione sociale del territorio.

Si è scelta invece la strada sbagliata delle singole varianti, coperta dalle cortine fumogene di innumerevoli e autoreferenziali tavoli tecnici e cabine di regia in cui tanti professionisti recitano una parte. Gli stessi che in privato denunziano questo inaccettabile stato di cose, che rischiano così di essere compiacenti comparse di un inganno alla città, ai disoccupati, ai giovani che attenderanno all’infinito quelle migliaia di posti lavoro promessi che non vedranno mai”.