Terremoto, Mattarella lascia Palermo per tornare a Roma: “Solidarietà ai colpiti”

PALERMO –  Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, rientrato immediatamente a Roma da Palermo, rivolge un “appello alla comune responsabilità in questo momento di dolore. Il paese deve stringersi intorno alle popolazioni colpite“.

Anche Papa Francesco, dal Vaticano, in occasione dell’udienza del mercoledì, esprime la sua vicinanza alle vittime del terremoto: “Sentire il sindaco di Amatrice dire che il paese non c’è più e sapere che tra i morti ci sono anche bambini mi commuove. Per questo voglio assicurare tutte le persone delle zone colpite che nelle diocesi la preghiera continua senza sosta. La madre Chiesa accarezza e abbraccia tutti i cuori addolorati. Ringrazio tutti i volontari e i soccorritori e vi chiedo di unirvi a me nella preghiera affinché il signore Gesù consoli questi cuori addolorati. Lasciamoci commuovere con Gesù“. 

Mentre il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, esprime solidarietà alle popolazioni del centro Italia colpite dal sisma di questa notte. 

La Sicilia mette a disposizione mezzi e uomini della Protezione civile, che ha già allertato tutte le proprie strutture territoriali ed è già in collegamento con i livelli nazionali. Il governatore siciliano ha difatti firmato un’apposita ordinanza dando mandato alla Protezione civile regionale di raccordarsi con quella nazionale per fornire “immediatamente ogni forma di collaborazione ed assistenza necessarie, in termini di mezzi e uomini“.

Nel frattempo si aggiorna il numero delle vittime arrivate a 38.  La gente è sconcertata e non trova pace. Molti gli sfollati e tantissimi i feriti che affollano il piazzale antistante l’ospedale crollato: “Non ci fanno entrare nelle nostre abitazioni. Non so in che condizioni è la mia casa. Ero terrorizzata. Noi, con i miei figli siamo usciti velocemente, ma tutto crollava” afferma una signora anziana scampata alla tragedia.

Nicola Zingaretti, presidente regione Lazio, che si trova ad Amatrice afferma: ”Amatrice è crollata completamente. Si scava nelle macerie. Da stanotte è attivo l’elisoccorso. Sono già 6 le vittime, ma si suppone possano essercene altre. C’è già un punto di prima accoglienza sanitaria. Ci sono decine di volontari, giovani operatori per salvare chi è salvabile”.

Nel frattempo il sindaco di Accumoli fa sapere che in città ci sono 2500 sfollati. I cittadini hanno preso una ruspa di un privato della zona per scavare e tentare di sottrarre alle macerie vite umane. I cittadini sono tutti sparpagliati per le vie, nei centri di raduno, piangono e a stento rilasciano dichiarazioni.

Dalle 4 del mattino siamo qui, manca solo una famiglia all’appello. Ad Accumoli ci sono 150 abitanti di solito, ora per le vacanze ce ne saranno 700-800”.

Una donna attrae l’attenzione delle telecamere e chiede aiuto: “Ci sono bambini sotto le macerie, non si sa niente di loro. Non sappiamo cosa fare, chiamate qualcuno. Stiamo aspettando i soccorsi da due ore, abbiamo parenti sotto le macerie, aiutateci”.

Ma raggiungere quelle zone non è semplice.