Accordo fra Stato e Regione Siciliana: si sbloccano le assunzioni

Accordo fra Stato e Regione Siciliana: si sbloccano le assunzioni

CATANIA – Il governatore della Regione siciliana Renato Schifani ha raggiunto un accordo con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti riguardo alla riforma dell’accordo Stato-Regione per affrontare il disavanzo finanziario della Sicilia. L’incontro si è svolto tramite videoconferenza da Catania e hanno partecipato anche l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone, il ragioniere generale Ignazio Tozzo e il ragioniere generale dello Stato Biagio Mazzotta.

Cosa prevede l’accordo

L’accordo prevede una revisione dei vincoli finanziari imposti dallo Stato alla Regione siciliana, incluso il superamento del blocco delle assunzioni. “In linea con la nostra consueta e proficua collaborazione con il ministro Giorgetti“, afferma il presidente Schifani, “abbiamo concordato una modifica dell’accordo che rafforza il percorso di ripresa economica della Sicilia e allo stesso tempo elimina alcune restrizioni del vecchio patto con lo Stato che stavano rallentando la nostra Regione. Abbiamo impegnato ulteriori risorse per ridurre il disavanzo e, inoltre, potremo finalmente avviare i concorsi per rinnovare l’amministrazione dei nostri uffici e colmare le lacune nelle nostre strutture organizzative. Manteniamo i nostri impegni con i siciliani, senza deviare dal virtuoso percorso di ripresa che abbiamo intrapreso e che è ormai irrevocabile“.



L’assessore Falcone aggiunge che il nuovo accordo prevede un graduale aumento della compartecipazione dello Stato alle spese sanitarie della Sicilia, fino a raggiungere i 600 milioni di euro entro il 2026, in cambio di un aumento dei risparmi della Regione. Questo rappresenta una svolta importante per noi. Ci viene richiesto uno sforzo maggiore, con un obiettivo di risparmio annuo di circa 500 milioni di euro, che contribuiranno ad accelerare il rimborso del debito della Sicilia. Potremo soddisfare queste condizioni grazie a un’amministrazione più efficiente, grazie alla rimozione completa del blocco del turnover.