L’incidente nell’Acese, le preghiere e la fine: Carruba piange Giacomo, vivrà nel corpo di altri

L’incidente nell’Acese, le preghiere e la fine: Carruba piange Giacomo, vivrà nel corpo di altri

RIPOSTO – C’è un’altra giovanissima vittima della strada in Sicilia. Si chiamava Giacomo Licciardello, appena 16enne, il giovane che si è spento nelle scorse ore all’ospedale Cannizzaro di Catania dopo pochi giorni di agonia.

L’incidente nell’Acese, le preghiere e la fine

L’incidente che ha visto protagonista prima e vittima dopo Giacomo, è avvenuto lo scorso lunedì a Guardia Mangano, ad Acireale. Giacomo viaggiava a bordo di uno scooter quando ne avrebbe perso il controllo sulla Statale 114. Violentissimo il “volo” dal mezzo a due ruote e l’impatto al suolo.

Nonostante il giovane indossasse il casco, i traumi riportati al cervello sono stati gravissimi. Le condizioni del ragazzo erano subito apparse gravi ai soccorritori che lo avevano raggiunto sul luogo dell’incidente e successivamente trasportato in codice rosso al Pronto Soccorso del nosocomio etneo. Qui era stato ricoverato nel reparto di Rianimazione dove dopo due giorni ne è stata dichiarata la morte cerebrale. Ieri, infine, il decesso.

Carruba piange Giacomo, vivrà nel corpo di altri

I familiari di Giacomo, residente a Carrubba, una località tra i comuni di Riposto e Giarre (Catania), hanno deciso che il loro bambino vivrà nel corpo di altri acconsentendo alla donazione dei suoi organi. Un gesto nobile in un momento di disperazione.

In foto Giacomo Licciardello