Solo gli “impotenti” violentano le donne

Solo gli “impotenti” violentano le donne

CATANIA – Colpevolizzare le vittime sembra essere diventata la prima reazione comune di fronte agli episodi di violenza e molestie subiti dalle donne.

Le colpe che vengono loro imputate sono quelle di non aver detto “no”, di non essersi sapute difendere, di non essersi vestite in modo adeguato. Proprio l’abbigliamento “provocante” indossato dalle vittime rappresenta per l’opinione comune il fattore scatenante della violenza, il biglietto da visita con il quale le donne “suggeriscono” ai loro carnefici l’abuso. Quanto bigottismo dietro un simile pensiero, come se per un porco esistesse una vera differenza arrapante tra una minigonna o una palandrana. Provate a chiedere alle vittime cosa indossavano quando hanno subito la violenza o la molestia. La semplicità delle loro risposte, e del loro abbigliamento, potrebbe stupirvi.

Provate pure a chiedere alle donne che conoscete se hanno mai subito una molestia o un abuso. Le probabilità che vi rispondano “no, mai”, sono assai basse. Ogni donna che conoscete è costantemente esposta al rischio di abusi o molestie. Per strada, al lavoro, in famiglia. Ogni donna ha la sua storia, non tutte riescono a condividerla. E come biasimarle se la loro denuncia viene accolta da una valanga di accuse, se vengono nuovamente abusate nella loro intimità: che si tratti solo di violenza verbale poco importa, fa male, non allo stesso modo forse, ma fa male.

Siamo bravi a dire alle donne di qualunque età “state attente”, ricordando loro che sono sempre silenziosamente in pericolo, come se combattessero una guerra nella quale non possano permettersi di abbassare la guardia nemmeno per un secondo. Si rischia di compromettere una delle doti femminili più belle: la spensieratezza. Immolata in nome della propria sicurezza.

Perché, invece, non siamo altrettanto bravi a dire agli uomini che non dimostrano nessuna superiorità nel voler umiliare sessualmente e psicologicamente una donna? Perché dietro a ogni violenza si cela il desiderio di umiliare e sentirsi più forti, più potenti. Quello che non diciamo mai, e che, invece, dovremmo imprimere nella mente di tutti coloro che molestano e violentano è che attraverso l’abuso non avete dimostrato la vostra potenza sessuale, ma la vostra impotenza a conquistare il consenso e il rispetto di una donna. La vostra violenza è la massima espressione del vostro fallimento.