Meduse, ricci, tracine e murene: come combattere dolore e irritazione

CATANIA – Cosa c’è di meglio di un bel bagno rinfrescante in giornate così? Il caldo si fa sentire e l’unica buona soluzione per combatterlo sembra rimanere a mollo. Il mare però sa essere insidioso e può capitare di incontrare animali sicuramente affascinanti, ma a volte fastidiosi. Niente paura, basta essere informati e coscienti, il resto viene da sé.

MEDUSE – A chi non è capitato almeno una volta di venire a contatto con i tentacoli di una medusa durante un bel bagno rilassante? Niente di preoccupante visto che le meduse che popolano i nostri mari non sono pericolose per la vita umana, ma la sensazione di bruciore è davvero fastidiosa. Allora, ecco cosa fare per alleviare il dolore e prevenire l’irritazione.

Innanzitutto è importante non farsi prendere dal panico, ma cercare di raggiungere la riva respirando con regolarità; dopo aver eliminato i filamenti che potrebbero essere rimasti attaccati alla pelle, è consigliabile lavare l’area colpita con dell’acqua di mare (decisamente sconsigliata invece l’acqua dolce) in modo da diluire la sostanza urticante; solo una volta pulita del tutto la zona interessata si può procedere applicando uno specifico gel restringente al cloruro di alluminio. Assolutamente vietato grattarsi e per un po’ meglio evitare di mettersi al sole scoprendo la zona urticata. Se necessario, naturalmente, rivolgersi a uno specialista.

RICCI DI MARE – Nella nostra bella isola, ricca di scogliere mozzafiato, è facile imbattersi in questi piccoli invertebrati, che a volte con i loro aculei appuntiti rappresentano un problema per chi si avventura tra gli scogli. Cosa fare in questo caso?

Per prima cosa è necessario rimuovere gli aculei con una pinza, facendo attenzione che l’aculeo non si rompa ed evitando di fare pressione e soprattutto di incidere la pelle. Se l’aculeo va in profondità non si deve assolutamente agire per conto proprio ma ci si deve rivolgere a un medico, per scongiurare qualsiasi tipo di infezione e complicanze varie. Alcune specie di ricci possono anche rilasciare delle tossine attraverso i pedicellari, piccoli organi che si trovano tra gli aculei e i pedicelli ambulacrali, anche questi da estrarre subito dalla pelle.

TRACINE – Questo animale è forse meno conosciuto. Si tratta di un pesce che vive nei bassi fondali sabbiosi del mar Mediterraneo, facendo fuoriuscire dalla sabbia solo la testa e le spine della pinna dorsale, collegate a una ghiandola velenifera. Il dolore provocato dai piccoli aculei di questo vertebrato è molto forte e, se non si interviene subito, si irradia lungo tutto l’arto interessato e può provocare nausea e svenimenti. Nonostante questo però questo pesce non è pericoloso per l’uomo.

Per alleviare il fastidiosissimo bruciore è consigliato immergere l’arto in acqua calda almeno per un’ora. Inoltre si può premere vicino alla ferita, evitando di toccarla, per permettere la fuoriuscita di sangue e prevenire infezioni. Dopo le manovre di primo soccorso, rivolgersi a uno specialista.

MURENE – Le murene vivono nei mari tropicali, solo una specie è molto diffusa nel Mediterraneo: la Murena Helena. È più difficile da incontrare in acque basse, dal momento che normalmente abitano i fondali rocciosi, ma nello stadio giovanile si nascondono anche in zone più vicine alla riva. Per questo i morsi di murena tra i bagnanti sono abbastanza rari e riguardano più spesso i subacquei.

La presenza di tossine nella saliva delle murene non è ancora stata accertata, ma il morso energico e doloroso provoca ampie lacerazioni che possono comunque essere soggette a infezioni. È sempre bene quindi rivolgersi a un medico.

Insomma, la regola fondamentale è “si guarda ma non si tocca”, quando però si incappa accidentalmente in uno di questi animali è bene sapere cosa fare. Ricordiamoci però che i padroni del mare sono loro e noi siamo loro ospiti, ed è bene in ogni caso rispettare il mare e la fauna che lo abita.