Make up e mascherine, un’alternativa chiave di lettura del dispositivo di protezione individuale

Make up e mascherine, un’alternativa chiave di lettura del dispositivo di protezione individuale

CATANIA – Ero molto preoccupato per le mie clienti, le mie bellissime amiche: dovevo necessariamente trovare qualcosa, inventarmi un escamotage che potesse dare loro un input, una sferzata di ottimismo“, racconta Maurizio Calcagno, makeup artist.

L’avvento dell’uso della mascherina, divenuto un accessorio del quale non si può fare a meno, ha decisamente modificato il modo di vivere e di rapportarsi nel sociale di tutti, praticamente costretti a indossarla in una sorta di “convivenza forzata”.

Le donne, in special modo, si sono ritrovate a dover rinunciare al vezzo di truccare il viso, o, quantomeno, a ridurne la quantità e la qualità, con notevoli disagi pratici e psicologici.

Allora ho cercato di attingere alla mia inventiva per trovare qualcosa che le allietasse – continua Maurizio, fiero -. Venendomi in mente un mio recente viaggio a Marrakech, ho concepito una visone alternativa e gioiosa della mascherina, paragonandola al velo indossato dalle stupende donne marocchine, a cui dona un alone di mistero, suscitando la curiosità e l’attenzione di chi le guarda“.

Sotto questa nuova chiave di lettura, l’approccio mentale all’uso del dispositivo di protezione muta, alleggerendone la pesantezza e rasserenando, per quanto è possibile, lo stato d’animo di chi le indossa.

Come truccarsi sotto la mascherina

La mascherina, quindi, diviene un “velo” che protegge e nello stesso tempo nasconde, come nella cultura araba: alla luce di questa prospettiva, il maquillage cambia.

Gli occhi devono diventare i veri protagonisti”  afferma Maurizio Calcagno. Quindi via libera al mascara, allungante, incurvante o volumizzante, l’importante è che sia waterproof. Sì anche a eyeliner, sfumature e, perché no, anche a ciglia finte, che mettono in evidenza lo sguardo. “La mascherina è una linea velata che mette in risalto gli occhi. Facciamo, allora, quest’occhio un po’ più arabo, giochiamo con questa situazione!“, ci esorta il nostro esperto.

Consiglio di curare molto le sopracciglia, perché incorniciano il viso. Non a caso, in questo periodo, si sta registrando il boom di vendite di prodotti dedicati, allo stesso modo del mascara negli ultimi decenni. Ombretto, matita, gel, henné: sono tanti gli strumenti che il mercato offre“.

Da non tralasciare il correttore, che andrà a coprire le borse e le occhiaie, valorizzando ancora di più lo sguardo“.

Continua a essere protagonista, stranamente, e non me lo aspettavo, l’illuminante (shining) – ci racconta il make up artist – con riflessi oro, argento o madreperlato da mettere nella zona sotto gli occhi, sulla punta del naso e ai lati della fronte, per dar luce all’espressione“.

Penalizzato al massimo è il fondotinta: togliere e mettere di continuo una mascherina macchiata, non è piacevole ed esteticamente fuori luogo; quindi meglio evitare o usarne dei tipi no transfert che non lascino aloni (emulsioni di acqua e gel), ma hanno una copertura molto leggera“.

La parte del viso sicuramente più sacrificata dall’uso della mascherina riguarda sicuramente le labbra. Secondo i dati della Nielsen, le vendite dei rossetti durante il lockdown sono crollate del 60 per cento, e le previsioni su base annua si attestano intorno a un meno 24 per cento.

Sembra che le donne non acquistino più prodotti a supporto del loro sorriso, tra cui ammorbidenti, pigmenti, oli, riempitivi, acido ialuronico, ma soprattutto rossetti. “Esistono rossetti liquidi che sono totalmente indelebili – ci spiega Maurizio Calcagno –, che, facendoli asciugare bene, non macchiano. Si possono usare anche le matite labbra che sono più resistenti“; diversi escamotage ci vengono incontro “non arrendiamoci quindi a un sorriso ‘nudo“.

Essendo prodotti che puntano molto sulla durata, però, potrebbero seccare maggiormente le labbra. Non dimentichiamo dunque di idratarle con burri e balsami.

Il consiglio dell’esperto

La regola base è ‘conoscere e fare conoscere – raccomanda Maurizio Calcagno, make up artist di Catania. È bene affidarsi a professionisti che sanno consigliare e trovare le soluzioni a ogni esigenza e problematica. Il ‘fai da te‘ non è sempre ‘cosa buona e giusta’, perché si può incorrere in situazioni di disagio anche a livello dermatologico, piuttosto che estetico. Tante sono le possibilità e i rimedi per la nostra bellezza, basta farsi seguire da persone competenti, esperti di estetica e dermatologia che mettano la loro professionalità a disposizione“.

Fonte immagine: quotidiano.net