CATANIA – L’Etna riprende a “sbuffare” con una nuova attività stromboliana che parte, manco a dirlo, dal Cratere di Sud-Est. Dalle 9 di stamattina fino alle 10,30 di oggi l’Ingv ha diramato diversi comunicati, aggiornando come sempre sull’evolversi della situazione.
Dalla ripresa dell’attività stromboliana, passando per l’incremento della stessa, arrivando alla colata lavica. Ci si deve aspettare una nuova pioggia di cenere? Può darsi, dato che secondo comunicato Ingv, si è registrata l’emissione di cenere, che in base al modello previsionale si disperde in direzione Nord-Est.
Il vento, al momento, sembra tirare verso Linguaglossa, in provincia di Catania. Da vedere come si evolverà la situazione della cenere nelle prossime ore.
Local Team ha inoltre avviato una diretta Facebook, con la quale sta riprendendo gli attimi spettacolari e allo stesso tempo paurosi dell’ennesima eruzione dell’anno (clicca qui per vedere la diretta).
I comunicati di Ingv
Ore 9,49
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle ore 9,05 UTC circa si osserva la ripresa dell’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est. In base al modello previsionale, la cenere vulcanica prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione NE. Dalle ore 7,50 UTC circa si osserva un incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico i cui valori sono attualmente nel livello medio-alto. Le sorgenti del tremore sono localizzate al Cratere di Sud-Est a una profondità di circa 2.900 metri sopra il livello del mare. Il tasso di occorrenza degli eventi infrasonici è basso. Le reti GPS e clinometrica dell’Etna non mostrano variazioni significative.
Ore 10,23
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che si osserva un incremento dell’attività stromboliana al Cratere di Sud Est. In base al modello previsionale la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione NE. L’ampiezza media del tremore vulcanico ha raggiunto l’intervallo dei valori alti e mostra una chiara tendenza a incrementare. Le sorgenti del tremore sono localizzate al Cratere di Sud-Est a una profondità di circa 2.900-3.000 metri sopra il livello del mare. Il tasso di occorrenza degli eventi infrasonici è basso. Le reti di deformazioni del suolo non mostrano variazioni significative.
Ore 10,39
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che si osserva, da personale Ingv presente sul campo, un trabocco lavico diretto verso SW dal Cratere di Sud Est.
Il VIDEO del parossismo
Fonte immagine Facebook – diretta Local Team