CATANIA – Torna la calma sull’Etna dopo la spettacolare eruzione della notte di Ferragosto con una intensa fontana di lava dal cratere Voragine.
L’attività del vulcano che sovrasta Catania si è poi conclusa all’alba.
L’alta nube di cenere dal vulcano ha portato alla sospensione fino al pomeriggio dell’attività dell’aeroporto di Catania-Fontanarossa. Venti i voli dirottati.
Fontana di lava esaurita
La fontana di lava, secondo quanto comunicato dall’Istituto di Geofisica e Vulcanologia di Catania, si è gradualmente esaurita a partire dalle ore 2,30 circa per cessare intorno alle ore 3,20.
La fontana di lava ha prodotto una nube eruttiva che, nella fase più intensa, ha raggiunto un’altezza di circa 9.5 km sul livello del mare e si è dispersa principalmente nei settori sud ovest e sud est.
Catania e provincia ricoperti dalla cenere
Ricoperti dalla cenere parecchi centri della provincia etnea e lo stesso capoluogo.
Il sindaco Enrico Trantino ha esortato a “non deporre la terra raccolta nei balconi in strada, ma di conferirla nei centri comunali di raccolta“.
Le parole di Manlio Messina
Il vice capogruppo vicario di Fratelli d’Italia alla Camera, Manlio Messina, ha annunciato un’interrogazione al ministero delle Infrastrutture sulla “questione della cenere vulcanica dell’Etna che non dovrebbe essere considerata un’emergenza, ma una normalità, e come tale deve essere trattata“.
“Nei prossimi giorni interrogherò il ministero delle Infrastrutture, l’Enav e l’Enac per capire se ci siano carenze nella gestione dello scalo aeroportuale – aggiunge – Mi sembra anomalo che ancora oggi non esistano strumenti adeguati per affrontare questa situazione con maggiore celerità“.
“Magari mi sbaglio, ma ritengo che nel 2024 dovremmo disporre di mezzi idonei per rendere l’aeroporto operativo più velocemente rispetto ai tempi attuali. È necessario anche valutare quanto si stia facendo per potenziare l’aeroporto di Comiso, affinché sia in grado di assorbire i flussi di traffico che vengono regolarmente dirottati da Catania“, conclude.