Sorge spontaneo però chiedersi se l’eruzione possa rappresentare un pericolo per i residenti delle zone circostanti e se le colate possano in qualche modo essere seguite da conseguenze.
Le rassicurazioni di Marco Neri
Ha fatto il punto della situazione ai microfoni di NewSicilia Marco Neri, primo ricercatore della sezione catanese dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
“Queste colate, che emergono dall’area sommitale del vulcano, non possono raggiungere i paesi perché si raffreddano prima, quindi non è un problema“, rassicura l’esperto.
“Semmai – ammette Neri – la colonna di cenere, ricadendo al suolo, potrebbe dare qualche fastidio, ma non si tratta di niente di particolare“.
“La caduta di cenere non interesserà l’aeroporto perché il vento tira verso Nord-Est. Se la vedranno un po’ male gli abitanti di Fornazzo, Linguaglossa, quel lato dì del vulcano“, ironizza Marco Neri.
“Per adesso nessun rischio“, conclude l’esperto Ingv.
L’aggiornamento dell’Ingv
Il fenomeno è confermato dall’Ingv che parla di “normale attività” del vulcano. Il modello previsionale sulla dispersione del plume vulcanico indica una potenziale ricaduta di ceneri nel versante nord-orientale del vulcano in direzione Nord-Nord-Est.
Il bollettino di allerta aereo, il Vona, è diventato rosso, ma l’attuale fase eruttiva, al momento, non impatta con l’operatività dell’aeroporto di Catania.