CATANIA – L’Etna dà spettacolo e ha continuato proprio durante la notte appena trascorsa con l’ennesima eruzione. Il 14º parossismo ha provocato forti boati, cenere e lava e anche un’ondata di paura incontrollata tra la gente. Boati che hanno risvegliato, intorno alle 3, diversi cittadini che poco prima erano nel mondo dei sogni. In casi come questi, e data la frequenza con cui “A Muntagna” si sta sfogando, passare dallo spettacolo alla paura è un attimo. È per questo che diventa fondamentale l’intervento degli esperti per evitare lo scatenarsi del panico ingiustificato. Attraverso il loro verbo, infatti, è possibile dare una spiegazione a dei fenomeni che, se guardati con superficialità, potrebbero portare le persone a diffondere e alimentare notizie false sui vari avvenimenti (che in questo specifico caso riguardano l’Etna).
In tal senso, ha provato a smorzare i toni il vulcanologo di Ingv, Boris Behncke, attraverso un lungo post Facebook. “Dunque, care ragazze e cari ragazzi. L’Etna ci ha risvegliato praticamente tutti, fa tantissimo rumore, e ovviamente spuntano di nuovo tre milioni di commenti come ‘paura‘, ‘ci dobbiamo preoccupare‘, eccetera“.
“Non c’è da avere paura e niente da preoccuparsi“. Boris Behncke ha voluto fare chiarezza sull’ultima eruzione dell’Etna e, soprattutto, ha voluto placare gli animi di chi già stava gridando alla catastrofe naturale. Certo, c’è da dire che il periodo storico in cui viviamo amplifica e non di poco i sentori apocalittici dei più sensibili all’argomento, ed è per questo che la parola di un grande esperto come il vulcanologo Behncke assume i toni di una lezione, più che di una rassicurazione.
“Sono solo boati. Segno che su in cima all’Etna stanno esplodendo bolle di lava, in un’atmosfera piuttosto umida e nuvolosa, che amplifica i suoni. Le onde di compressione causate dalle esplosioni fanno tremare vetri, porte, serrande, insomma, tutto ciò che può tremare“, ha spiegato il vulcanologo di Ingv. Suoni normali, amplificati dall’atmosfera. Una sorta di “scherzo” da parte della natura.
Secondo le parole di Behncke l’unica “conseguenza” negativa di questi boati risiede nel “sonno disturbato“. “I boati non sono segno di qualcosa di terribile che sta per avvenire. Ne abbiamo parlato ripetutamente nel corso di questi anni, perché di boati ogni tanto se ne sentono belli forti, e dovrebbe diventare parte della conoscenza comune che i boati non fanno male“, conclude il vulcanologo. Nella speranza che eventuali prossimi parossismi accompagnati da boati non causino altre ondate di panico tra la gente.
Fonte foto Facebook – Boris Behncke
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