CATANIA – C’è tanta voglia di “normalità“, di ritorno ai comportamenti e ai gesti semplici quotidiani. Ma deve esserci ancora tanta cautela perché le varianti del Covid-19 non possono permetterci distrazioni o libertà inconsulte.
Proprio per questo, alla vigilia del ritorno in zona bianca di tutta l’Italia, noi desideriamo lanciare un appello alla moderazione, per tornare a vivere, sì, ma in sicurezza. E lo facciamo con “Mezz’ora a mezzogiorno” che oggi, nel proprio salotto che ospita lo spazio settimanale di approfondimento giornalistico per la sezione Newsicilia TV di Newsicilia.it, racconta una storia di vita vera. Vissuta sulla pelle di Michele Sciuto, risparmiato dalla pandemia, nonostante una invalidità permanente al 100% quale strascico del maledetto Coronavirus.
Con lui, anche attraverso filmati e foto eloquenti e per certi versi cruenti, ripercorriamo i momenti drammatici di una malattia che lo ha costretto 4 mesi in ospedale. Tra coma farmacologico, tracheotomia, riabilitazione. Ma, soprattutto, tra la paura di non farcela, di non rivedere i suoi parenti, di morire da solo e senza la vicinanza fisica dei suoi affetti più cari.
Momenti atroci, di sconforto, di ansia, di smarrimento che perdurano ancora e che Michele racconta con tanta semplicità ma non senza trasporto e con attimi di commozione. Specie quando ricorda quella “mano Divina” che gli è stata tesa dall’Alto.
E, inevitabile, l’appello alla prudenza; a non sottovalutare questo virus invisibile quanto malvagio che ti coglie di sorpresa e ti cambia la vita quando, addirittura, non te la toglie.
Inutile aggiungere altro. E’ una mezz’ora tutta da seguire e che deve farci riflettere sul valore della vita e su quanto, spesso, perdiamo di vista l’essenziale, dando per scontato ciò che in effetti non lo è mai. Buona visione.