ACIREALE – Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha dichiarato durante un colloquio ad Acireale con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che la trattativa per la vendita della raffineria Isab di Priolo è una questione privata e che altri soggetti non dovrebbero intervenire nella fase attuale. Schifani ha inoltre affermato che il Governo regionale e quello nazionale sono impegnati a far rispettare le regole e le procedure per salvaguardare l’occupazione e l’ambiente.
Il ministro Urso ha sottolineato che per il petrolchimico di Priolo è stata attivata la procedura della golden power, allo scopo di proteggere i lavoratori e garantire il funzionamento degli impianti, prevenendo ogni rischio di chiusura. Queste dichiarazioni sono state rese durante la presentazione del francobollo dedicato al Carnevale di Acireale, emesso dal Mimit come parte della serie tematica “Il patrimonio artistico e culturale italiano”, dedicata ai Carnevali più antichi d’Italia.
Durante il colloquio tra Renato Schifani, e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, è stato discusso anche il tema della riconversione della ex Blutec di Termini Imerese. Urso ha annunciato l’intenzione di sollecitare i commissari ad avviare una procedura concorsuale per i soggetti che propongono progetti per l’area industriale, al fine di scegliere quello più sostenibile e con le migliori garanzie per l’occupazione. Il governatore Schifani ha sottolineato che i competitor che si sono fatti avanti sembrano affidabili, ma che saranno effettuate le opportune valutazioni sia da parte del governo nazionale sia da quello regionale. Schifani ha inoltre espresso la sua fiducia nell’assessore Tamajo, che sta svolgendo un ottimo lavoro.
In relazione al provvedimento che ha interrotto il “Superbonus” edilizio, Schifani ha dichiarato che la Regione si adeguerà alla decisione presa dal Governo nazionale. Ha inoltre specificato che è inutile appellarsi al suo Governo per eventuali deroghe, come hanno fatto alcune forze di opposizione. Schifani si augura che nella fase di conversione del decreto, siano incluse le necessarie verifiche per limitare l’impatto sulle imprese del settore, e chiudere una misura che ha creato un deficit di 100 miliardi di euro.
Come è nata la crisi dello stabilimento Isab
A partire dal 5 dicembre 2022, l’Unione europea ha imposto delle sanzioni contro la Russia, che hanno comportato il divieto di importazione del greggio russo. Questa sostanza costituiva la principale fonte di approvvigionamento della raffineria situata in Sicilia. Tuttavia, a inizio gennaio, il governo ha reso noto che Litasco, interamente di proprietà di Lukoil, e Goi Energy hanno raggiunto un accordo per la cessione dello stabilimento petrolchimico di Priolo.
La trattativa Lukoil-Goi Energy
Il mese scorso, Lukoil ha annunciato di aver siglato un accordo per la vendita della raffineria Isab a G.O.I Energy, una divisione del settore energetico di Argus, un fondo di private equity e asset management di Cipro. Secondo la nota diffusa dal fondo, l’accordo è soggetto a determinate condizioni e la chiusura dell’affare è prevista entro la fine di marzo 2023. Michael Bobrov, CEO di Goi Energy, è anche il CEO e l’azionista di maggioranza di Green Oil Energy, che a sua volta detiene la maggioranza delle azioni di Bazan Group, uno dei maggiori gruppi energetici in Israele. Bobrov ha dichiarato di essere pienamente consapevole dell’importanza di Isab per l’economia italiana e di avere un piano solido per valorizzarne il potenziale di sviluppo.
Inoltre, la nota ha sottolineato che l’acquisizione di Isab da parte di Goi Energy rappresenta una delle operazioni più importanti nel settore energetico europeo e garantisce la continuità operativa della raffineria. L’accordo preserva i posti di lavoro e promuove la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro. Bonelli Erede ha svolto il ruolo di consulente legale per Goi Energy, mentre Ernst & Young è stato il consulente finanziario.