Investimento da 5 miliardi di euro per un progetto della STMicroelectronics di Catania

Investimento da 5 miliardi di euro per un progetto della STMicroelectronics di Catania

CATANIA – È arrivato il via libera della Commissione Europea per l’investimento di 5 miliardi di euro che finanzierà il progetto di STMicroelectronics a Catania.

Il secondo investimento più grande in Europa

Si tratta del secondo più grande investimento, a cui il Mimit partecipa con 2 miliardi di euro, approvato a oggi dalla Commissione europea all’interno del Chips Act e a detta del ministro Adolfo Urso: “La giornata di oggi è storica per la Sicilia, che diventerà la terra del futuro per l’Italia, che si avvia a essere un Paese leader nella microelettronica, per l’Europa, che può evidenziare come sia in condizioni di far nascere campioni europei multinazionali leader nel mondo“.

Per questo– continua- ringrazio la vicepresidente Vestager, con cui sin dall’inizio abbiamo lavorato con rapporto continuativo, costante e diretto affinché i nostri cittadini possano finalmente comprendere che il nostro futuro è nella nostra Europa“.



Pietra miliare per lo sviluppo micro-elettrico

Il ministro Urso ha poi aggiunto: “È una pietra miliare, un evento di straordinaria importanza per riaffermare il ruolo di polo per lo sviluppo della microelettronica dell’Italia e dell’Etna Valley. Segniamo così un punto nella traiettoria di sviluppo economico di un’intera regione, del Paese e dell’Unione Europea“.

E spiega ancora: “Questo investimento è coerente con quanto stiamo facendo sin dall’insediamento di questo Governo con la strategia nazionale sulla #microelettronica che ci porterà ad annunciare, entro fine anno, 10 miliardi di euro di investimenti nel nostro Paese.

Ha infine concluso: “Voglio ringraziare la vicepresidente della Commissione europea e Commissario Ue per la concorrenza, Margrethe Vestager, il Ceo di STM Jean-Marc Chery, il sindaco di Catania Enrico Trantino e il rettore Francesco Priolo. Un modello virtuoso e vincente di collaborazione tra istituzioni locali, nazionali ed europee che vogliamo ripetere su altri dossier“.