CATANIA – La Giunta Regionale ha avanzato ai competenti Organi Statali la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale, per i gravi danni provocati dagli incendi e dalla concomitante ondata di calore verificatisi dal 23 luglio 2023, per il territorio dei Comuni interessati ricadenti nella Regione Siciliana.
Compilazione del modulo per richiedere risarcimento danni
In attesa che la Presidenza del Consiglio dichiari lo stato di emergenza e che sia emanata dal Capo del Dipartimento della Protezione civile la relativa ordinanza esecutiva, l’Amministrazione Comunale ritiene opportuno effettuare una urgente ricognizione danni ed acquisizione dati.
A tal fine si invitano i soggetti interessati a compilare l’apposito modulo allegato al presente avviso, corredato ove possibile da materiale fotografico, in ogni sua parte, ed inviarlo,
entro le ore 12 del 12 agosto 2023 a:
protezionecivile@comune.catania.it. Cittadini,
attività produttive o
commerciali e
quanti hanno subìto danni per gli incendi e l’ondata di calore che hanno colpito il territorio catanese il 23, 24 e 25 luglio scorsi, possono presentare segnalazione al Comune, come indicato nell’Avviso pubblicato sul sito istituzionale
cliccando qui.
La direzione Gabinetto del Sindaco, con il servizio Protezione civile, hanno avviato con urgenza una ricognizione e acquisizione dati in attesa che la Presidenza del Consiglio dichiari lo stato di emergenza di rilievo nazionale, e il Capo del Dipartimento Protezione civile emani la relativa ordinanza esecutiva, sulla base della richiesta avanzata dalla Giunta regionale con deliberazione del 26 luglio, per tutti i comuni siciliani interessati dagli eventi emergenziali.
Precisazione
La segnalazione non costituisce riconoscimento automatico di eventuali contributi soggetti allo stanziamento di fondi da parte della competente direzione regionale. È consigliabile che gli interessati acquisiscano dati fotografici e conservino ogni documento utile per dimostrare le spese sostenute per il ripristino dei danni subìti.