CATANIA – Sono 15 i paesi partecipanti, oltre 200 milioni di persone coinvolte e 263 milioni di euro di budget. È il progetto Next Med presentato insieme ad Interreg Italia-Tunisia e Interreg Italia-Malta agli imprenditori delle province di Catania, Siracusa e Messina. Il piano è basato sulla cooperazione transfrontaliera a scopo commerciale. Ha l’obiettivo di creare nuovi mercati nel Mediterraneo – spesso svantaggiato rispetto al Nord Europa – attraverso partnership economiche istituzionali. Cioè basate obbligatoriamente sul rapporto tra più stati mediterranei. Entrambi i piani sono in scadenza: Next Med chiude il 30 aprile, Italia-Malta si è chiuso oggi 4 aprile. A Catania la dirigente regionale Daniela Segreto ha presentato dettagliatamente le misure finanziate dalla Comunità Europea.
La cooperazione a cui gli imprenditori siciliani possono puntare, insieme alle regioni Puglia e Sardegna, guarda alla Tunisia e a Malta. Next Italia-Tunisia per il periodo 2021-2027 sfrutta il potenziale di crescita inutilizzato dei territori con lo scopo di realizzare un riequilibrio economico, ambientale e sociale nell’area di cooperazione. Il budget europeo è di oltre 33 milioni di euro. L’area eleggibile di cooperazione del Programma comprende 16 dei 24 governatorati della Tunisia e l’intera Regione siciliana, con una popolazione di quasi 14,5 milioni di abitanti su un territorio di 86.000 km². Il budget complessivo per questo programma è di circa 36 milioni di euro, provenienti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), dallo Strumento per lo Sviluppo e la Cooperazione Internazionale di Vicinato (NDICI) e dal cofinanziamento nazionale. Con i fondi è possibile cofinanziare e sostenere progetti di cooperazione transfrontaliera che promuovono l’innovazione e la ricerca e dare supporto alle piccole e medie imprese.
Il programma Interreg VI-A Next Italia-Malta si inserisce sempre nella visione strategica della nuova programmazione europea per il ciclo 2021-2027, puntando a rafforzare i risultati raggiunti nei cicli precedenti e ad ampliarne gli impatti. Gli obiettivi strategici del programma includono la promozione di uno spazio di cooperazione competitivo, la realizzazione di uno spazio mediterraneo sostenibile e a basse emissioni di carbonio. Inoltre la promozione dell’inclusione sociale e il miglioramento della governance della cooperazione. I finanziamenti sono garantiti fino all’89 per cento, lasciando solo l’11 per cento di spesa agli imprenditori. Nello stesso progetto devono essere coinvolti partner di almeno 3 paesi diversi dalla Sicilia. I partenariati possono includere, insieme alle aziende, anche i comuni, le università, le associazioni. Non a caso il programma presta particolare attenzione alle esigenze specifiche dei territori transfrontalieri, coinvolgendo attivamente la società civile, i giovani e le donne, e promuovendo progetti di capitalizzazione.
Durante la presentazione, in platea a Palazzo della Regione a Catania, c’erano un centinaio di aziende siciliane interessate ai programmi. Alcune sono già impegnate in relazioni transfrontaliere con paesi vicini del Mediterraneo. Federica Sarta lavora nella direzione di Acqua Azzurra Società Agricola, pmi che da Pachino, estremo Sud della Sicilia, esporta in Tunisia, Algeria e Grecia. Nell’intervista Sarta spiega perché ha scelto di approfondire il programma Next Med.
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