CATANIA – Asec Trade continua a ricevere segnali positivi dal mercato fortemente competitivo di gas e luce. Tutto senza perdere il background di azienda locale vicina ad ogni utente. Durante l’attuale presidenza di Giovanni La Magna e la direzione di Gaetano Pirrone, la partecipata catanese sta attuando una programmazione che entro il 2024 le porterà ad aprire il primo store fisico a Catania, contemporaneamente continuare ad investire sul servizio ai clienti, incrementando i margini attraverso lo sviluppo del mercato captive.
Asec Trade crescerà in autunno
Quali sono le attività programmate per l’autunno? Lo abbiamo chiesto a Gaetano Pirrone, dirigente Asec Trade da oltre 20 anni. “Stiamo cercando di dare continuità alla nostra azione commerciale. Ci attendiamo entro settembre un’attività significativa e stiamo programmando una fase di sviluppo che contiamo duri negli anni; faccio riferimento all’apertura di uno store nella città di Catania. Non posso ancora dare informazioni precise, ma posso anticipare che abbiamo trovato un partner che pensiamo sia quello giusto su cui puntare“.
Asec continua a lavorare per consolidare la propria presenza sul territorio, è un punto di forza commerciale.
“Questa è un po’ la tendenza strategica commerciale che stiamo seguendo: da una parte contare sui canali online e dall’altra moltiplicare i punti di contatto fisici. Questo perché riteniamo di essere un’azienda di prossimità. Vogliamo essere vicini ai nostri clienti il più possibile, consapevoli che in un panorama costellato da tanti grandi operatori, la nostra forza è essere ‘locali’“.
In Asec parte dell’esperienza dell’AEM di Milano (oggi A2A)
La direzione di Pirrone è caratterizzata della conoscenza del mercato regionale e una consolidata esperienza delle dinamiche nazionali di settore. Quali tipo d’impronta ha preferito dare alla struttura in questi anni? “Da più di 30 anni sono nel settore dell’energia, di cui una dozzina trascorsi a Milano in A2A – ha spiegato l’ingegnere catanese – Ho seguito dagli albori le tre fasi che hanno caratterizzato i mercati energetici negli ultimi decenni: regolamentazione, privatizzazione, liberalizzazione. L’azienda che dirigo è stata capace di affrontare il mercato “subendo” l’avvento dei nuovi operatori. In questo momento sul territorio nazionale operano circa 800 operatori, sul nostro territorio ne operano circa cento che sono nostri diretti concorrenti. È bene che sia così, sono sempre propenso ad affrontare le sfide del mercato e per me i clienti comandano nel senso che tutti gli assetti organizzativi, le scelte strategiche, le scelte commerciali, dovrebbero essere determinate partendo da quel che serve per soddisfare il cliente”.
“Lo scenario competitivo fa bene – ha analizzato il direttore di Asec Trade – perché dovrebbe portare ad un abbassamento dei prezzi e un aumento della qualità dei servizi. In realtà il mercato energetico è molto complicato: tra regole e la possibilità di liberalizzare solo la parte finale della filiera, quella di contatto con il cliente, le società di vendita sono quelle che affrontano i maggiori rischi“.
Asec Trade piace ai propri utenti
Sono i numeri a dare la misura dei risultati: stando a questi, Asec Trade piace a chi la sceglie. Come si colloca Asec Trade sul mercato?
“Si colloca bene. È riuscita a resistere alle insidie della liberalizzazione e lo dimostra un churn rate (tasso di abbandono clienti) molto basso. I nostri clienti – ha analizzato il direttore catanese – ci conoscono e ci apprezzano. Prova ne è che, partendo dall’unica commodity gas, abbiamo recentemente esteso il bacino d’azione anche all’energia elettrica ed il risultato è sorprendente: in breve tempo siamo arrivati a superare seimila clienti acquisiti. Asec Trade ha l’ambizione di essere a livello locale l’operatore energetico di riferimento“.
Su cosa si lavorerà da qui a dicembre?
“Ci aspettiamo che la chiusura del 2024 sia caratterizzato da alcuni risultati importanti: l’aumento dei margini, la stabilità degli equilibri finanziari, e tutti gli obiettivi commerciali centrati, a partire dallo sviluppo del mercato captive (Comune di Catania e aziende partecipate)”.