Un percorso siciliano attraverso la storia

Un percorso siciliano attraverso la storia

CATANIA – A chiusura della rassegna letteraria “Sotto il nespolo 2024”, nella bella cornice di un giardino siciliano dell’Associazione Culturale Tersicula, promotrice della vivace iniziativa, il 26 luglio alle ore 20.00 si è tenuto un “Percorso siciliano attraverso la storia”.

Presenzia anche il sindaco di Valverde, Domenico Cageggi. Tre scrittori siciliani, Claudio Chillemi, Enrico Di Stefano e Annamaria Zizza, hanno incontrato il professor Francesco Coniglione, per affrontare il tema della storia della Sicilia, fil rouge all’interno delle loro ultime fatiche narrative.

In particolare, nell’Isola di cristallo (Odissea fantasy di Delos Digital) e nel romanzo precedente l’Aquila nera, Claudio Chillemi, già autore di romanzi fantastici e opere teatrali, vincitore del premio Guareschi, Vegetti e Premio Italia, reinterpretando la figura di Federico II di Svevia, disegna in modo realistico la Sicilia che è stata prima degli Altavilla e poi degli Svevi, senza mancare di attingere a piene mani dalle leggende e dalla mitologia della tradizione siciliana.

Enrico Di Stefano, riconosciuto romanziere di fantascienza, vincitore del Premio Akery (2002), del Premio Space Prophecies (2005), del Premio Italia (2009) e del Premio Vegetti (2013), nonché Presidente dell’Associazione Culturale Fondazione Science Fiction, si è dedicato negli ultimi anni al romanzo storico. Alcuni episodi misconosciuti dell’epoca fascista e della Seconda guerra mondiale danno così vita a Il nemico italiano (Algra Editore, 2021) e 1939 (Il Seme Bianco, 2023).

La storia la ha nel sangue anche la scrittrice Annamaria Zizza, che ha pubblicato il romanzo a sfondo egittologico Lo scriba e il faraone (Agra Editore, 2021), La regina di Tebe (Marlin) e il più recente La dolciera siciliana (Marlin, 2024), ambientato nella Sicilia del Settecento.

Relatore della serata è il professor Francesco Coniglione, già professore ordinario di Storia della filosofia all’Università di Catania, Presidente della Società Filosofica Italiana (2017-2019), conducendo un’ampia ricerca sull’intersezione tra razionalità scientifica e forme alternative di conoscenza.

Dopo immagini evocative dei luoghi del cuore siciliani che Filippo Tomarchio e Rossana Epaminonda, rispettivamente Presidente e Vicepresidente di Tersicula, ricordano essere il nostro vanto e le nostre radici, inizia questa gradevole rassegna di storie siciliane dal Medioevo, passando per il Settecento e quindi all’alba della Seconda Guerra Mondiale, punteggiata dalla lettura dei brani delle tre opere da parte dell’attrice esordiente Luna Platania e dall’accompagnamento musicale di brani folklorici del chitarrista Luca Continella.

Il prof. Coniglione descrive il romanzo storico “una forma espressiva di grande coinvolgimento emotivo che rappresenta l’identità di un popolo”, “mette in atto una molteplicità di punti di vista, insoliti, spesso minoritari rispetto ai fatti storiografici, ma di grande dignità” e “tesse tanti fili a formare un tappeto dalle molteplici sfumature”.

In ordine cronologico dei fatti narrati, il Federico II di Claudio Chillemi incuriosisce per l’introduzione di un sovrano al suo nascere, con le sue fragilità e profonda spiritualità, motivo che spinge la scrittore a farlo incontrare con Francesco d’Assisi. Tra figure storiche e mitologiche, compare Amed, un precettore arabo di Federico, che l’autore confessa di aver inventato ancor prima che se ne confermasse un’evidenza storiografica – segno forse della conoscenza intuitiva del reale attraverso la scrittura. In qualche misura, quindi, anche attraverso tratti fantasy, la dilogia Aquila nera e Isola di cristallo (a breve trilogia che, ci si anticipa, approderà negli Stati Uniti) rappresenta un romanzo di formazione in cui Federico impara a diventare un imperatore giusto, un uomo di pace, diplomatico, aperto alla convivenza tra popoli e culture diverse.

Tra il 1739 e il 1747 è invece ambientato La dolciera siciliana di Annamaria Zizza che vede l’affermazione attraverso la cultura dei due protagonisti: Maria da ragazzina che ha perso tutto (i genitori e l’onore, a causa di uno stupro) a dolciera stimata e Giuseppe da contadino ad educatore. Significativo è il protagonismo di una donna che incarna i valori del dolore e dell’accoglienza e la centralità del banchetto, con l’ambivalenza di luogo di futili ciarle, ma anche del potere. Tanti gli spunti di riflessione presenti nel romanzo, dal protoilluminismo dei medici Campailla e Matarazzo all’amore che supera i confini di classe di Vincenzo Biscari.

Infine, arriva 1939 di Enrico Di Stefano ambientato in un’Eritrea coloniale, attraverso la riproposizione parzialmente variata del processo Seneca. Fino al 1935 il madamato, ovvero l’unione carnale tra i funzionari italiani e le donne eritree, era tollerato se non visto di buon occhio – si ricorda che Indro Montanelli racconti di aver avuto una concubina, sotto il pagamento di una “compensazione” alla famiglia, di dodici o quattordici anni. A partire dal 1937 l’Italia fascista e razzista, nel timore di meticciati della presunta razza ariana italica, vieta questa pratica e da qui la persecuzione del processo Seneca di chi ha amato una donna eritrea, mostrando anche un razzismo interno contro gli italiani meridionali. Si intravede un barlume di speranza nell’abbraccio tra due bimbe di etnia differente.

Questi romanzi in maniera indipendente, con forme artistiche diverse, eppure tracciano delle linee guida da seguire nel nostro fosco presente, travagliato da guerre culturali e di religione, da odi razziali verso i migranti e da timori verso sostituzioni etniche. Federico II ci apre alla ricchezza culturale di incontri tra popoli, la dolciera siciliana mostra il riscatto grazie allo studio e un superamento delle classi e il 1939 ci invita ad evitare errori e orrori commessi in nome del fascismo.

Che dire, dunque? Buone letture e buone riflessioni.

Cinzia Di Mauro, autrice catanese di una trilogia di fantascienza Genius (finalista Urania e Delos) Ledizioni Milano, di un noir umoristico La storia vera di un killer nano (segnalato al Premio Calvino), di un fantasy steampunk “Finisterrae”, di un thriller sull’alta finanza “Paso doble” e di I love Meteorite, romanzo grottesco su una famiglia e un mondo distopico. Di prossima pubblicazione per Allaround Roma il suo Pangolino mon amour!, tragicomico racconto del periodo Covid.

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