Un nuovo volto per Catania: le proposte di 28 studenti della Summer School di Sociologia del Territorio

Un nuovo volto per Catania: le proposte di 28 studenti della Summer School di Sociologia del Territorio

CATANIA – Progetti, idee, racconti per dare un nuovo volto alla città di Catania. Così si è conclusa la X edizione della Summer School di Alta Formazione di Sociologia del Territorio che ha coinvolto 28 fra studenti e dottorandi, provenienti da ogni parte d’Italia, con una formazione nell’ambito delle scienze del servizio sociale e della sociologia, ospiti per una settimana del capoluogo etneo.

Tema centrale: “Le periferie del centro. Vecchie e nuove forme di disagio sociale. Il caso di Catania” con particolare attenzione alla crescente condizione di perifericità e disagio sociale che vivono i quartieri del centro storico della città.
Dopo un’intensa settimana di lavoro gli iscritti, suddivisi in quattro gruppi, corrispondenti ai quartieri del centro – Civita, Antico Corso, San Berillo e San Cristoforo – hanno presentato le loro ipotesi progettuali e strategie di azione ad un parterre composto dall’assessore all’Urbanistica, Lavori Pubblici, Decoro e Arredo Urbano e Rapporti con l’Università del Comune di Catania, Enrico Trantino, da Anna Maria Zaccaria, docente di Sociologia urbana (UNINA), da Carlo Pennisi, docente di Sociologia del diritto (DSPS-UNICT), da Gianni Petino, docente di Geografia economico-politica (DSPS-UNICT), da Gabriella Vindigni, docente di Economia (Di3A UNICT), da Abdelhafid Kheit, Vice-Presidente delle Unione delle Comunità Islamiche d’Italia, da Mirko Viola, Segretario di CittàInsieme, da Moussa Mbaye, Presidente della cooperativa Internazionale La Senegalese e da Denise Zaksongo, esperta dei processi di inclusione migranti, dell’associazione Oltrefrontiere.

“È stata un’occasione interessante – ha dichiarato il professore Carlo Colloca, docente di Sociologia urbana presso il DSPS dell’Università di Catania e responsabile scientifico della Summer School – perché la didattica d’aula fosse arricchita da un lavoro sul campo dove gli allievi hanno avuto modo di interagire con stakeholders e associazioni per conoscere meglio i quartieri, problematizzando ipotesi ricerca e di intervento socio-territoriale. La giornata conclusiva ha consentito un confronto costruttivo con colleghi sociologi, economisti e geografi, rappresentanti delle associazioni, dell’amministrazione locale e della direzione urbanistica del Comune. Si spera che questi ultimi raccolgano le sollecitazioni critiche emerse dagli interventi da parte dei nostri allievi che sarà mia cura raccogliere in un report dettagliato. Il mio augurio – conclude – e che l’amministrazione locale coltivi un dialogo con il mondo dell’Università, sempre motivata da logiche di terza missione e di impatto sociale. Vorrei ricordare, infine, che questa Summer School ha fatto parte dei pre-eventi della Notte Europea della Ricerca a cui l’Ateneo partecipa da diversi anni”.

La Summer School di Sociologia del territorio, organizzata dal Consiglio Nazionale dei Sociologi del Territorio dell’AIS (Associazione Italiana di Sociologia), in partnership con l’Università di Catania
e il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (DSPS), ha dato la possibilità di riflettere su tematiche importanti relative alla riqualificazione di quartieri degradati – nelle ultime settimane al centro di importanti operazioni di polizia (San Cristoforo), ma anche di iniziative educative (Antico Corso). L’intento è stato andare oltre i saperi legati alle scienze della progettazione, dando spazio ad un approccio sociologicamente orientato che mette al centro i problemi delle popolazioni urbane.

Il prossimo appuntamento con la Summer School di Sociologia del Territorio sarà a Napoli nel settembre 2022, con una riflessione sulle condizioni di perifericità del capoluogo campano. A coordinare i lavori, sarà la professoressa Anna Maria Zaccaria.

Foto – Summer School