Tex compie 75 anni: storia di un “mito” intramontabile di arte e letteratura

CATANIA – Questa settimana grande appuntamento per gli appassionati di fumetti.

Si celebrano i 75 anni di uno dei fumetti italiani ed europei per antonomasia: Tex.

Qui un’immagine di Topolino, protagonista dei fumetti a strisce Disney

Un’immagine di Paperino e Paperina, altri protagonisti dei fumetti legati al mondo Disney

Cos’è un fumetto e la molteplicità del genere

Il fumetto non è soltanto “un libro” o una “rivista”, ma come detto da noti fumettisti come l’Italiano Hugo Pratt (noto per il personaggio di Corto Maltese) o lo Statunitense Will Eisner, è qualcosa di più come fosse “letteratura disegnata” o “arte sequenziale”.

L’etimologia del termine fa riferimento alla nuvoletta che ne contiene i possibili tipi di linguaggio, che siano un discorso, un pensiero, piuttosto che un’onomatopea.

In ogni zona del mondo, il fumetto ha i suoi stili differenti, in primis negli Stati Uniti d’America sono famosi quelli educativi come le strisce dei personaggi Disney, o quelle legate agli eroi come gli X Men, Superman, Batman, Uomo Ragno, Wonder Woman e molti altri.

Da quella americana si differisce la scuola europea come nei paesi francofoni la bande dessinée (esempi famosi potrebbero essere Tintin, Asterix, Barbapapà e I Puffi ed altri ancora), o nel mondo ispanofono le historietas ed altri contesti ancora, come potrebbe essere quello dei manga giapponesi, che comunque vengono considerato un “mondo a parte” rispetto la fumettistica di stampo occidentale.

In Italia la scuola fumettistica è molto importante, visto anche i successi e le diffusioni a partire dal secolo scorso. Alcuni dei più noti sono: Alan Ford, Dylan Dog (stesso editore di Tex), Diabolik, Lupo Alberto, Nirvana eccetera, tenendo conto che la scuola nostrana continua tutt’oggi a produrre nuovi lavori.

Un’immagine di Tex con la bandiera confederata

Le versioni del fumetto Tex pubblicate in molte nazioni in molte lingue differenti

Tex e i suoi settantacinque anni: Matteo Belfiore racconta

Quando si parla di Tex è chiaro che esso rappresenta la serie a fumetti italiana più longeva di sempre. Nel 1948, anno del primo numero uscito, nacque “senza molte pretese editoriali”, considerato che ai tempi si diede spazio ad un altro fumetto, che poi suo malgrado ebbe meno successo: Occhio Cupo.

Sorprendentemente invece, Tex riuscì fin da subito ad entrare nel cuore di molti Italiani ed anche stranieri di tutto il mondo, divenendo un cult della fumettistica mondiale.

Le parole di Matteo Belfiore

Matteo Belfiore, noto organizzatore di rassegne e manifestazioni riguardanti il mondo dei fumetti su scala nazionale, spiega cosa possa aver rappresentato Tex nella sua generazione ed anche per quelle successive.

Tanta gente della mia anagrafe ed anche più giovane di me è nata con la lettura di Tex“, rappresentando un “precursore” sia del contesto dello spaghetti western, sia della rivalutazione del tanto discusso rapporto fra nativi americani e cowboys, “sposando proprio il personaggio di Lilith, che è una Navajo“.

Poi sempre Belfiore spiega una delle peculiarità a suo avviso fondamentali del successo del fumetto, “la sua semplicità, sia nei disegni, sia la genuinità dei contenuti, hanno riscosso successo, perché con molta probabilità, i lettori hanno sempre cercato tutto questo“.

Infine Belfiore auspica che anche in Italia, come in molti paesi del mondo occidentale e non “il fumetto venga riconosciuto al 100% come un arte, per le qualità espresse sia nei disegni, che nei contenuti“.