La strage dei cristiani Mardin, gli armeni e la fine di un mondo

La strage dei cristiani Mardin, gli armeni e la fine di un mondo

CATANIA – «Alla fine del mese di ottobre 1915, lo sterminio dei cristiani di Mardin sembrava essere concluso. Tuttavia un centinaio di persone vivevano ancora: erano vecchi, donne anziane, infermi. Il turco Bedreddin fu preso ancora da zelo: “Spazzateli via, e che non ne rimanga nemmeno uno”. Con questi cento fece un convoglio che, deportato nel deserto, sparì per sempre».

Mardin è lo specchio fedele di una storia consumatasi lungo il Novecento: la fine dei cristiani d’Oriente, che avevano vissuto per quasi due millenni in questa regione della Mesopotamia e che oggi sono letteralmente estinti, sterminati o emigrati. Oggi la città è quasi tutta musulmana, ma le sue strade, le case antiche ora abitate da curdi e turchi e un tempo proprietà dei cristiani e la traccia del fendente all’ingresso della chiesa portano ancora i segni della tragedia enorme che si consumò qui, come nel resto della Turchia, nel 1915.

Lunedì 4 Maggio alle ore 16, nella Sala Conferenze, Polo Didattico “Gravina” del Dipartimento di Scienze Politiche, via Gravina, 12 – Catania, si terrà la presentazione del libro del prof. Andrea Riccardi, LA STRAGE DEI CRISTIANI Mardin, gli armeni e la fine di un mondo.

Interverranno il prof. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, già ministro della Repubblica italiana, e il prof. Giuseppe Barone, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università degli Studi di Catania.

L’autore, attraverso una ricca documentazione, ricostruisce per la prima volta quei mesi drammatici: la razzia dei beni, le uccisioni indiscriminate, le deportazioni delle donne, le separazioni delle madri dai figli. È la storia, sinora taciuta o ignorata, della disgregazione di un tessuto umano e culturale antichissimo. Non solo gli armeni, ma anche i siriaci, i caldei, gli assiri, furono vittime due volte: la prima volta dei massacri, la seconda del silenzio imposto per decenni, sino a pochi anni fa, dalla Turchia sui fatti accaduti.