Cultura

Santi Correnti storico e combattente senza spada armato dall’amore per la Sicilia

CATANIA – Correva l’anno 2009 del 27 agosto quando la Sicilia e l’Italia tutta piangeva la scomparsa dello storico e latinista professore Santi Correnti.

Il combattente senza spada armato di cultura e sapienza

Il professore era un combattente senza la spada ma armato di cultura e sapienza che tramite la sua penna ha fatto conoscere la Sicilia sotto una luce diversa, era uno dei più grandi studiosi prevalentemente interessato alla storia di Sicilia, ma anche alla filosofia nonché alla letteratura italiana e latina, autore di numerose pubblicazioni.

Nel 1964 fondò e diresse l’Istituto Siciliano di Cultura Regionale (ISCRE) e, nel 1973, la Rivista Storica Siciliana.

Nel 1970, l’Università di Catania creò, appositamente per lui, la prima cattedra italiana di storia della Sicilia, che egli resse fino al 1996. Il merito più grande di Santi Correnti, storico di fama mondiale, è l’aver descritto la Sicilia nel suo aspetto più complesso – terra di cultura e grandi uomini, di grandi contraddizioni – e per essersi battuto per “la valorizzazione morale” della nostra Isola.

Il riscatto culturale della Sicilia

La Sicilia poteva trovare il suo riscatto culturale facendo conoscere al mondo intero la lingua siciliana, i suoi non erano solo documenti storiografici asettici, ma vere e proprie memorie, con riferimenti alla quotidianità, volte a presentare un volto unico, ma allo stesso tempo mutevole e sfaccettato, della Sicilia contemporanea.

Assieme a Giuseppe Pitrè e Paolo Orsi, è stato uno degli esponenti più importanti nella ricostruzione della storia di Sicilia.

Storiografie e numerosi studi sull’arguta lingua dei siciliani

Sono 92 le opere storiografiche da egli realizzate e numerosi i saggi che, dal 1956 fino al volume postumo del 2011, che raccoglie i Proverbi e modi di dire siciliani di ieri e di oggi”, costituiscono una delle più importanti e complete produzioni della storia di Sicilia.

L’esperienza di vita, varia e spesso anche contraddittoria, del popolo siciliano rivive in questo volume attraverso i tipici detti e proverbi creati dagli abitanti dell’isola e passati di generazione in generazione.

L’amore, la gelosia, il cibo, il destino, la fortuna, le donne, la giovinezza, la vecchiaia. E poi i parenti, la fede, la superstizione, il lavoro, il tempo, le stagioni, la salute, la ricchezza, la povertà, la vita e la morte: non c’è aspetto del vivere che non sia stato preso in considerazione dall’arguta lingua dei siciliani.

Di ogni proverbio il libro fornisce la traduzione letterale in italiano.

L’impegno politico e i riconoscimenti

Amava la città etnea e la comunità catanese, avvezza alla sofferenza ma sempre proiettata al riscatto, in nome della bellezza e della speranza. A cui ha dedicato molti studi.

In lui fu forte l’amore per la sua terra che difese contro i luoghi comuni e pregiudizi.

Nel 1953, conseguì la libera docenza in Storia Moderna, prendendo servizio all’Università di Catania. Fu attivo partecipe della vita politica come consigliere comunale del Comune di Riposto.

È stato insignito di numerosi premi e riconoscimenti regionali e nazionali. Medaglia d’Oro dei Benemeriti della Cultura, della Scuola e dell’Arte nel 1977, per le sue ricerche storiche svolte anche sull’alimentazione gli è stata intitolata una sala del Museo delle Paste Alimentari di Roma.

Nel 1948, venne pure nominato Commissario della Sezione CNGEI di Riposto, mentre, come rappresentante del CNGEI, fu presente, nello stesso anno, alla ”Conferenza Mondiale Scout“ tenutasi in Svizzera.

Nel 1991 è stato nominato, insieme al giornalista e critico d’arte Fortunato Orazio Signorello, “Siciliano dell’anno”, mentre, nel 2004, gli è stato conferito il premio ”Aitnen“, ogni anno bandito dall’”Accademia Federiciana di Scienze, Lettere e Arti“ di Catania.

Forse volendo ripercorrere il contributo sociale e culturale dato dal maestro Alberto Manzi sulla tv Nazionale per combattere analfabetismo anche il nostro professore sulle emittenti locali è stato protagonista ed ideatore di trasmissioni tese a divulgare il corretto uso della lingua facendo parallelismi di pronuncia dal siciliano all’italiano.

Esiste anche un Premio internazionale Santi Correnti organizzato dall’Associazione “L’elefantino” di Catania, col patrocinio della Regione Siciliana e dell’Università di Catania, ed assegnato, ogni anno, a personalità della scienza e della cultura.

Fabiana Torregrossa

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Fabiana Torregrossa
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