CATANIA – Impensabile due anni fa una celebrazione con così poche persone. Gli attuali presenti stanno facendo il possibile per garantire alla città di Catania una giornata di folklore e passione per la Festa di Sant’Agata, entrata nel vivo ufficialmente da ieri.
Tutto questo manca ed è per il secondo anno consecutivo che non si può vivere Agata come da tradizione, ma si avverte in città lo stesso profumo, brilla degli stessi colori: nonostante le restrizioni, la devozione per Sant’Agata è presente e non manca.
Monsignor Gristina, che il prossimo anno non vestirà più i panni di Arcivescovo di Catania, ha ammesso stamani – durante la Messa dell’Aurora – di essere mosso dagli stessi sentimenti provati in questi particolari momenti dalla maggior parte dei cittadini. Gli inevitabili cambiamenti comportano una generale tristezza.
Applausi e commozione da parte dei devoti e dei passanti per Filippo Raciti e Roberto Calì, scivolato sotto il fercolo di San’Agata durante la salita di San Giuliano nella festa del 2004.
Le persone presenti hanno la possibilità di accedere al Duomo per fare una preghiera e visitare la Santa, sempre secondo le norme vigenti per il contenimento della pandemia da Coronavirus.
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