“Quando saremo tutti nella nord”, storia e passione del tifo etneo

“Quando saremo tutti nella nord”, storia e passione del tifo etneo

CATANIA – Scordatevi i fasti del Catania in serie A. Scordatevi il gol di Peppe Mascara al Palermo da distanza siderale. Scordatevi le vittorie di prestigio contro le grandi squadre del nord Italia. Luigi Pulvirenti, giornalista e scrittore, e Michele Spampinato, ultras 38enne del Catania, raccontano a quattro mani la storia della passione calcistica etnea più viscerale e autentica.

I due scrivono del tifo, matto e disperatissimo, quello che porta a seguire trasferte in ogni sperduto campo d’Italia. Pulvirenti racconta una cavalcata epica che parte nel 1993 dalla risalita dei rossoazzurri dall’Eccellenza, condannati dal consiglio federale per contributi non versati.

I catanesi, malgrado tutto, sono sempre rimasti con la propria squadra. E l’universo epico dei campi spartani di periferia popola le pagine di “Quando saremo tutti nella nord” (Eclettica Edizioni, pag. 250) che uscirà in libreria la prima settimana di ottobre.

copertina

“Sulla spinta dell’ingiustizia subita per la retrocessione in Eccellenza – racconta Pulvirenti – la tifoseria si compattò col Catania e da quel momento nacque un percorso comune di un gruppo ultras formato interamente da ragazzi”.

Saranno i Decisi, nati da una piccola scissione col gruppo Falange, a rendere la curva etnea conosciuta e piena di linfa nuova. “All’interno del gruppo – spiega l’autore – si svilupparono regole ferree e una vera mentalità ultras. Piazza Dante diventò un punto di aggregazione per questi ragazzi che giorno dopo giorno crescevano di numero e di spessore. Si parlava di politica, di socialità e di territorio”.

Dal 1999 al 2001 il gruppo crebbe in maniera esponenziale. La data spartiacque fu quella del 4 febbraio 2001, giorno di Sant’Agata, che fece registrare la morte di Fabrizio, uno dei membri storici del gruppo, morto in un incidente mentre si stava recando a L’Aquila per una trasferta del Catania.



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Da lì nasce il gruppo “A sostegno di una fede”, un altro gruppo molto importante per numeri e contenuti nella scena del tifo organizzato. Ad arricchire il racconto i ricordi, di tifo ma spesso anche di scontri violenti, di Michele Spampinato che il prossimo 29 marzo del 2015 riprenderà il suo posto in curva dopo 6 anni di Daspo. Il provvedimento restrittivo è scattato per gli scontri contro i tifosi dell’Atalanta, nella trasferta di Bergamo del 2009.

“Il gruppo – spiega Pulvirenti – divenne in poco tempo numerosissimo ed era difficile poter controllare tutto. Si avvicinarono tanti cani sciolti e nonostante i membri storici avessero cercato di mantenere un certo tipo di comportamento spesso non si riuscì a controllare il tifo”.

Il racconto termina il 28 maggio 2006 con la promozione del Catania in serie A. È la conclusione di un ciclo partito dalla polvere e da un gruppo sparuto di ragazzini e concluso in gloria da una curva numerosissima e spesso, purtroppo, di difficile gestione.

“È emozionante ricordare il gol di Izco alla Juve, le prodezze di Mascara e il sogno dell’Europa League – conclude Pulvirenti – ma i sentimenti più forti che mi sono rimasti dentro li ho coltivati nelle serie minori, ad esempio il gol di Roberto Manca contro il Messina in C2 del 25 aprile 1999 allo scadere è una delle gioie più grandi vissute sugli spalti”.