“Non solo Skrjabin, viaggio tra modernità e tradizione pianistica”

CATANIA –  La musica è la forma più alta di espressione e comunicazione, dalla notte dei tempi è strettamente legata alla parte più intima e profonda dell’essere umano riuscendone a toccare tutte le  emozioni. Quando la musica si fonde con i giovani  e si apre al territorio donando “tutte” le risorse umane in essa coinvolte prende vita una vera e propria orchestra sociale, non solo per gli addetti ai lavori, ma per chiunque voglia goderne.

L’11, il 18 e il 24 Giugno, alle ore 18, nella sala Pacini dell’Istituto Musicale Vincenzo Bellini di Catania (ingresso libero), il Dipartimento Tastiere, in occasione del Centenario della morte del pianista e compositore russo Aleksandr Skrjabin (1872-1915), propone al pubblico un articolato progetto interclasse, “NON SOLO SKRJABIN … Viaggio tra modernità e tradizione pianistica”, cui hanno aderito gli studenti di tredici classi di Pianoforte.

Aleksandr Skrjabin (6 gennaio 1872 – 27 aprile 1915) ha sollevato, nel corso di appena un secolo, innumerevoli dibattiti e giudizi contrapposti che tuttora affascinano. 

L’opera di Skrjabin non si esaurisce nella sola produzione musicale, ma comprende anche un gruppo di scritti pieni di riferimenti alla filosofia, all’esoterismo e alla teosofia, che documentano una concezione del mondo personalissima, anche se con ampi richiami a Nietzsche Schopenhauer. Dall’insieme di questi scritti emerge una poetica musicale di tipo mistico-religioso la quale si pone un ideale da raggiungere, che culmina con l’idea di arte liturgica, finalizzata al raggiungimento della Verità, dell’Essere. Risulta dunque importante seguire parallelamente l’evoluzione del suo pensiero e della sua opera musicale, perché i due aspetti si influenzano vicendevolmente, tanto che la sua filosofia matura grazie ai perfezionamenti tecnico-formali della pratica. L’indagine parallela di questi due aspetti ha messo in evidenza la centralità, nel pensiero skrjabiniano, del fenomeno sinestesico, ossia quel fenomeno psicologico per il quale alcune percezioni derivanti da una modalità sensoriale si associano costantemente a immagini mentali legate ad un’altra modalità sensoriale. 

In una chiave originale e coinvolgente, i promettenti pianisti eseguono brani non solo del compositore russo, ma anche di importanti autori del romanticismo europeo – quali Chopin, Liszt e Schumann – ai quali il giovane Skrjabin certamente si ispirò, riuscendo però ad interpretare, in maniera personale e suggestiva, nella sua poliedrica vicenda artistica, il desiderio di innovazione degli autori di inizio Novecento che da quella tradizione volevano definitivamente allontanarsi. 

I giovani studenti, al termine delle loro esibizioni, commenteranno con il prof. Francesco Zappalà, coordinatore del lavoro di ricerca degli studenti Dipartimento Tastiere, i brani eseguiti e cercheranno insieme il fil rouge che lega i compositori romantici allo stile scriabiniano riuscendo a coinvolgere il pubblico nella scoperta di questo interessante e complesso autore.

Il progetto è coordinato dalla prof.ssa Giulia Gangi, segretario Dipartimento Tastieredalla prof.ssa Nadina Rinaldi, Coordinatore Dipartimento Tastiere e dal prof. Francesco Zappalà, coordinatore del lavoro di ricerca degli studenti Dipartimento Tastiere.