MALETTO – Inaugurato a Maletto il museo civico “Salvo Nibali”, ultimo in ordine d’apertura dei musei etnei appartenenti al circuito espositivo del Distretto Taormina-Etna, che ospita materiali archeologici provenienti dagli scavi compiuti dal 1987 in poi dal Servizio Archeologico della Soprintendenza di Catania, dalle ricognizioni di superficie effettuate dalla Durham University e da recuperi vari fatti sul territorio.
Il Circuito Museale dell’Identità Storica Etnea è il progetto sul quale il distretto Taormina – Etna ha investito risorse comunitarie per promuovere lo sviluppo economico del proprio comprensorio, in particolare su quattro comuni. Gli spazi precedentemente inaugurati si trovano a Bronte, ove il complesso museale è costituito dal Castello Nelson, dalla Chiesa di S. Maria Maniace e dal parco adiacente, a Randazzo l’ex macello comunale ospita adesso una collezione di pupi d’epoca e a Linguaglossa con le opere dello scultore Salvatore Incorpora nella ex Casa del Fascio.
Al convegno di presentazione “Testimonianze dell’antica presenza umana, per la conoscenza, tutela e valorizzazione del comprensorio nord-ovest dell’Etna” a cura dell’Associazione SiciliAntica di Maletto-Bronte, numerosi gli intervenuti ai quali il sindaco di Maletto, Salvatore Barbagiovanni, rivolge un appello: “Dobbiamo sostenere la sinergia fra pubblico e privato, affinché il prodotto d’eccellenza dei comuni del comprensorio porti agli occhi dei turisti, ed anche dei più giovani, le ricchezze di cui disponiamo, permettendo uno sviluppo culturale che sostenga l’economia locale e che dia seguito agli sforzi di tutti gli amministratori che non soltanto adesso, ma anche in passato, hanno creduto in questa terra“.
Il Museo Nibali, l’edificio dell’ex Macello realizzato nel 1952, contiene un vasto patrimonio, con reperti dell’era preistorica e greca, ceramiche e vari oggetti che risalgono alla cultura contadina etnea del Neolitico medio, dell’età del Rame, del Bronzo Antico ed ellenistica.
Alla cerimonia interviene il presidente del Distretto Taormina – Etna, Nino Borzì: “Agli amministratori precedenti e ai professionisti che hanno lavorato per queste iniziative va il mio ringraziamento. Compito del distretto è stato quello di sviluppare una rete di prodotto d’eccellenza, e in quest’ottica si continuerà a utilizzare l’Ente come strumento di accesso alle risorse comunitarie che mirano alla valorizzazione dei territorio. Tra le nuove prospettive quella di puntare sulle aree vaste che hanno come attrattori i beni patrimoni dell’umanita, nei quali rientriamo perfettamente, e su questa linea faremo sistema, unendo le forze tra istituzioni e imprese. Un altro tassello importante del circuito è di mettere in rete, oltre ai quattro musei inaugurati, anche tutte le altre bellissime realtà che ci sono nel territorio del distretto“.
Un progetto sostenuto anche dal Parco dell’Etna, per un ammontare di oltre 1 milione di euro della scorsa programmazione 2007-2013, “per sviluppare degli itinireari naturalistici di grande pregio su siti d’interesse comunitario, quali sono il Lago Gurrida e le Sciare di Santa Venera, dove la campagna scavi si sta svolgendo e i cui reperti sono e saranno esposti in questa sede” , afferma il presidente dell’Ente, Marisa Mazzaglia.
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