“La luce. Dal Fotone all’Occhio, all’Universo dell’Anima”: video conferenza del prof. Aldo Scialfa

CATANIA – Si svolgerà domani 21 maggio, alle ore 17,30, la video conferenza del professor Aldo Scialfa, Primario Emerito di Oftalmologia, a Palazzo della Cultura, Cortile Platamone Via Vittorio Emanuele II, 121, a Catania.

“La luce. Dal Fotone all’Occhio, all’Universo dell’Anima”: è questo il titolo della video conferenza cui parteciperanno Enzo Bianco, Sindaco di Catania; il Prof. Orazio Licandro, Ordinario di Diritto Romano Università di Catanzaro e La Sapienza – Roma; il Prof. Vincenzo Perciavalle, Ordinario di Fisiologia Umana Università di Catania; il Prof. Virgilio Piccari, Direttore Accadenia Belle Arti Catania e l’Ing. Vittorio Graziano, Fotografo e Direttore Artistico dell’ Associazione Culturale Mediterraneum Catania. 

“La Luce – dalla sua origine – il sole, si diffonde, tramite l’emissione di fotoni in movimento, nell’ universo, fino all’ occhio ove genera il meccanismo della visione”.

“È sufficiente un quanto di luce che colpisce i bastoncelli della retina, per far sì che una semplice aldeide passi dallo stato di riposo (il buio) allo stato attivo e generare tramite complesse catene di enzimi e geni una modifica della parete del bastoncello, creando un potenziale elettrico. Esso si trasmette lungo tutto il bastoncello e da questo alle fibre nervose interne della retina. Tali fibre formano il nervo ottico, stazione di partenza di tale stimolo elettrico, che si diffonde con le vie ottiche interne, lungo il cervello fino alla corteccia cerebrale ove si forma l’immagine e da questa la sua interpretazione. 
Dal vedere al guardare. Il guardare è filtrato dalla conoscenza individuale, in definitiva, dalla propria anima”.

E ancora: “La luce che colpisce i coni sarà molto più intensa di quella di un semplice fotone, tale da essere compresa in un range che va da 400 (rosso) a 700 nanometri (violetto ) della banda della luce visibile. Tale è la lunghezza d’onda della luce che l’occhio umano percepisce. Esistono coni che vengono stimolati solo dal rosso, coni per il verde, e coni per il blu. La struttura dei coni, come quella dei bastoncelli obbedisce a precise regole genetiche, che per la visione dei colori possono creare difetti come la cecità per il rosso o verde o il blu-giallo. Il cosiddetto Daltonismo. Il suo gene è individuato nel cromosoma X del sesso, cosicché questo difetto colpisce più gli uomini (8% della popolazione, contro lo 0,5 % delle donne).
Il guardare viene condizionato dalla Conoscenza, prerogativa dell’anima.”

“La Conoscenza rappresenta la maturità dell’anima.  Più essa è alta più la Luce si spanderà nell’anima. Ecco che ne deriva il concetto di Bellezza, che non riguarderà solo l’Arte, ma bensì la Scienza, la Letteratura, la Musica, la Storia, la Società etc. L’anelito alla luce della conoscenza aiuta l’anima a raggiungere la LUCE suprema. Dante ne intuì l’essenza. Una scintilla di Luce è stata regalata anche all’uomo che ne ha fatto la meraviglia del suo creato”.