CATANIA – Si svolgerà oggi e domani la riunione per la presentazione del Piano Triennale dell’Istituto 2016-2018 al Centro Congressuale “Le Ciminiere” di Catania, organizzata dall’ufficio di Presidenza dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e dai Laboratori Nazionali del Sud. Le giornate di Studio sul Piano Triennale rappresentano, come di consueto, un importante momento di proposta, confronto e analisi della politica scientifica dell’Istituto e quest’anno assumono particolare rilevanza offrendo una panoramica generale sulle prospettive future nei diversi settori di attività.
Il programma prevede contributi nell’ambito degli acceleratori, del calcolo scientifico, della scuola di dottorato internazionale Gran Sasso Science Institute, delle infrastrutture di ricerca in Italia e delle attività nell’ambito del programma Horizon 2020. Uno spazio particolare verrà dedicato a una delle maggiori attività dell’INFN, la materia oscura, facendo un excursus completo, dalla teoria, agli esperimenti, alle applicazioni: si parlerà, infatti, della complessa impresa in fase di progettazione in Sardegna per la riconversione della miniera nel bacino carbonifero del Sulcis.
Anche la Sicilia sarà al centro dell’interesse del dibattito delle giornate dell’ INFN. I Laboratori Nazionali del Sud di Catania, infatti contribuiscono alla realizzazione di un progetto per la costruzione di una grande infrastrutture di ricerca europea denominato Km3Net.
“Le Infrastrutture di Ricerca – commenta Giacomo Cuttone, direttore dei Laboratori Nazionali del Sud – sono grandi laboratori concentrati in un singolo paese o distribuiti su più paesi in cui è possibile svolgere ricerca di eccellenza, spesso anche con carattere di unicità e di consolidata leadership a livello internazionale e rappresentano una concreta occasione per la costruzione e crescita di alleanze tra scienza, ricerca, alta tecnologia e mondo imprenditoriale come dimostra uno dei grandi progetti che i Laboratori Nazionali del Sud di Catania stanno realizzando”.
Si tratta infatti -continua Cuttone – “di un grande progetto denominato Km3NeT (chilometro cubo) per la costruzione di un telescopio sottomarino per la rivelazione di neutrini, collocato sul fondale marino a 3500 di a largo della Sicilia, 80 km a sud est di Capo Passero, nello Ionio meridionale”.
Alla collaborazione internazionale Km3NeT, in cui l’Italia svolge un ruolo determinante con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, partecipano molti paesi europei e nove gruppi dell’INFN (Bari, Bologna, Catania, Genova, LNF, LNS, Napoli, Pisa, Roma), in collaborazione e in sinergia con Istituti di ricerca geofisica, oceanografica di biologia marina (INGV, CNR, CIBRA, NURC). Ciò conferma l’aspetto interdisciplinare dell’impresa e il forte interesse delle ricadute suo territorio.
Ai lavori del piano triennale partecipano il presidente e vertici istituzionali dell’INFN, e quasi 400 scienziati e delegati provenienti da tutti i laboratori e le strutture dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare presenti in Italia. A seguire i lavori saranno presenti anche rappresentanti del mondo istituzionale e accademico.
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