Libri, Sarah Donzuso: “Quando si scrive c’è sempre una parte di noi”

Libri, Sarah Donzuso: “Quando si scrive c’è sempre una parte di noi”

CATANIA – Amicizia, amore, età adulta e la consapevolezza di un necessario cambiamento che porta ad una rinascita, ad una nuova vita. Questi i punti essenziali in cui si snoda il romanzo Da sempre e per sempre. Due amiche, un viaggio e un segreto, Algra Editore, scritto dalla giornalista Sarah Donzuso. Catania, la costa messinese e le isole Eolie sono la cornice di un romanzo che affronta, in punta di piedi, il dramma della non scelta, la difficoltà del cambiamento e la ricerca della libertà, insieme alla centralità della “famiglia”, quella che va oltre i legami di sangue, irrinunciabile rifugio e fondamentale punto di partenza. Un libro che emoziona sin dalla prima pagina per un cambiamento emozionale ed emozionante che- come racconta l’autrice durante il nostro incontro- coinvolgerà il lettore di tutte le età.

Come nasce il romanzo “Da sempre e per sempre. Due amiche, un viaggio e un segreto”?

“Nasce dalla voglia di scrivere, di raccontare emozioni e cambiamenti che ognuno di noi a un certo punto della propria vita deve affrontare: una sorta di storia universale che, però, diventa personale, intima, in cui ci si può rispecchiare. Una rinascita: per arrivare alla quale occorre vivere un viaggio, fisico e catartico, con tutte le conseguenze che un viaggio comporta. 

In quanto tempo è stato realizzato questo libro?

“Ci ho lavorato un mese circa: a un certo punto della mia vita ho sentito l’esigenza di scrivere e, come un fiume in piena, le parole muovevano le mie mani lungo la tastiera. Parola dopo parola, pagina dopo pagina, è venuto fuori questo libro. All’inizio tenni per me quello che avevo scritto. Poi presi coraggio e lo feci leggere a due mie carissime amiche e loro stesse mi hanno incentivata a credere in questo sogno e a sottoporlo a un editore. Il 14 febbraio scorso, per San Valentino, Alfio Grasso per Algra Editore mi ha mandato un messaggio con la risposta positiva e li ho capito che i sogni – se ci si crede – si possono realizzare”. 

Chi sono le protagoniste del suo libro?

“Sono due amiche, Adele e Giorgia: ma protagonista è Catania, è l’isola, è una serie di amici che sono presenti e che aiutano Adele e Giorgia a sviscerare questo segreto. C’è Valeria, che da lontano aiuta Adele e Giorgia. C’è Sant’Agata. Potremmo definirlo – se mi è concesso – un romanzo corale perché ogni ‘attore non protagonista’ gioca un ruolo fondamentale”. 

Quanto c’è di Sarah Donzuso in questo romanzo?

“In ogni cosa che si scrive c’è una parte di noi: c’è il modo in cui io vedo l’amicizia, il modo in cui ognuno di noi – a mio avviso – dovrebbe affrontare gli ostacoli, c’è il mio amore per molti dei luoghi raccontati. E poi c’è la vita, dalla quale inesorabilmente si prende spunto”. 

Chi è il lettore ideale?

“È un libro trasversale, che può essere letto da tutti: diciamo che dai 12/13 anni in su è una lettura che io consiglio. Lo può leggere l’adolescente in crisi, la donna che cerca il coraggio per cambiare, l’uomo che vive un momento di difficoltà. Lo farò leggere ai miei alunni, con i quali ho intrapreso un viaggio meraviglioso proprio durante questo anno scolastico appena concluso. Insomma spero davvero lo possano leggere in tanti”. 

Cosa si aspetta da quest’opera prima, da questo battesimo letterario?

“Ho imparato nel tempo e alla vigilia dei miei 38 anni che meno ci si aspetta dalla vita e più riusciamo a sorprenderci. Quando ho smesso di pensare a cosa sarebbe potuto accadere e mi sono goduta ciò che ogni giorno la vita ci regala, ho capito che si vive meglio. E lo stesso farò con questo libro: è ovvio che in cuor mio spero possa conquistare moltissime persone e che in tanti questa estate possano portarlo sotto l’ombrellone, in vacanza, in borsa per leggerlo in un momento di pausa.  Ma vado cauta. Una cosa però la spero: che possa piacere alla mia “famiglia”, quella naturale e quella che nel tempo mi sono costruita con tutti i miei amici. E perché no, spero possa piacere anche a qualche mio nemico!!!”. 

Da piccola cosa sognava di diventare? Credo che questo libro sia un sogno nel cassetto realizzato. Quanti sogni ha realizzato fino ad oggi?

“Sognavo tante di quelle cose che realizzarle tutte sarebbe stato impossibile!  Però c’era il sogno del giornalismo e della scrittura. Il primo l’ho realizzato ormai 16 anni fa. Il secondo doveva aspettare questo anno così difficile e complicato per l’umanità per concretizzarsi: un 2020 che legherò sempre a un desiderio che ha avuto modo di diventare fatto concreto. E poi negli anni dell’università ho maturato anche la voglia di insegnare e nel 2019 anche questo si è realizzato. Insomma, non posso certo lamentarmi: ma penso anche che i sogni, i desideri, se sono forti e se ci si crede, prima o poi escono dal cassetto e riempiono la nostra vita”.

È un testo che parla di cambiamenti e di crescita. Com’è cambiata rispetto a qualche anno fa? Facciamo un bilancio positivo o negativo?

“Sono cambiata: e ogni cambiamento, a mio modo di vedere, è un fatto positivo. Certo, poi bisogna vedere se si cambia in meglio o in peggio! È cambiato il mio approccio alla vita, agli affetti, agli amici. È cambiato il modo in cui vedo le cose, in cui decido di affrontare difficoltà e gioie. Nel senso che vivo molto di più l’attimo e se posso farlo con un sorriso, è ancora meglio. Non amo le cattiverie, i nervosismi gratuiti, le prese di posizione senza dialogo. Diciamo che sono più ‘matura’! E questo mi ha portato a vivere diversamente anche i rapporti umani: le amiche storiche sempre ci sono state e sempre ci saranno. Però mi sono approcciata diversamente anche nei confronti degli amici e questo mi ha permesso di goderne anche piccole sfaccettature che magari prima non notavo.