Le Foibe e l’esodo, gli studenti catanesi ricordano

Le Foibe e l’esodo, gli studenti catanesi ricordano

CATANIA – Si è tenuto ieri mattina, 7 febbraio, nella sede del “Palazzo della Cultura” di Via Vittorio Emanuele di Catania, l’incontro culturale “Le Foibe e l’esodo: gli studenti catanesi ricordano“, organizzato dal “Comitato 10 febbraio“, in collaborazione con le istituzioni comunali, con i rappresentanti della consulta studentesca e con i capi d’istituto delle scuole di istruzione superiore.

Presente il sindaco della città metropolitana, Enrico Trantino, nei saluti istituzionali ha sottolineato, ponendo l’attenzione sulla natura pacificatrice dell’iniziativa, che la coscienza civile di un popolo vive la sua memoria per unire, non per dividere. Concordi gli oltre cento studenti che hanno riempito le sale del palazzo, forti nella convinzione del dovere e della necessità sociale ed etica di attualizzare il ricordo delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, “troppe volte vittima di una congiura del silenzio”  pensiero del prof. Marco Leonardi, uno tra i relatori, docente e ricercatore di Storia medievale presso l’Università di Catania – perché “come dimenticare quei bambini, quelle donne, quegli uomini, formanti una comunità di oltre 350.000 esseri umani, vittime di torture prima di venire infoibati o costretti ad abbandonare le loro case, il loro lavoro, i loro affetti solo perché ritenuti colpevoli di essere Italiani?“.

Molto coinvolgenti sono stati gli interventi della dott.ssa Rosalba Laudani, responsabile organizzatrice della Consulta, di Alessandro Rapisardi, presidente della Consulta provinciale degli Studenti, alunno del Liceo Ginnasio “Cutelli e Salanitro”, di Roberto Argenti, presidente del «Comitato 10 febbraio» per Catania, e quelli a carattere propriamente storico e culturale, tenuti dal dott. Silvano Olmi, presidente nazionale del «Comitato 10 febbraio» e dal prof. Marco Leonardi.

Le giovani menti degli studenti presenti hanno accolto brillantemente i vari spunti di riflessione. “Le foibe non devono essere vissute come uno strumento ideologico, ma come una tragedia storica che riguarda tutti noi italiani. Noi giovani dobbiamo imparare a guardare questi eventi senza pregiudizi, sotto un’unica bandiera: quella dell’unità nazionale”, esclama Nourdine Tbibi Scarabelli, rappresentante d’istituto del “Nautico Duca degli Abruzzi“; Mario Sipala ritiene che “la Giornata del Ricordo non deve essere strumentalizzata politicamente, ma rappresentare un momento di riflessione per ogni singolo italiano, capace di unire il Paese e, di conseguenza, anche la nostra amata terra” e Gerardo Benedetto – entrambi rappresentanti di istituto del Convitto “Cutelli” – sottolinea come l’incontro abbia evidenziato “l’importanza di preservare la memoria senza distorsioni, promuovendo il dialogo e una conoscenza storica equilibrata, affinché il passato diventi uno strumento di comprensione e crescita per la nostra e le generazioni future

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Alcuni scatti dell’evento