“La poesia di Silvia Campagnolo è paragonabile ad un gioco di specchi in cui è facile riconoscersi ed immedesimarsi”. Queste le parole di Liliana Nigro, docente di Storia del Costume presso l’Accademia di Belle Arti di Catania, dai microfoni dell’elegante sala Concetto Marchesi di Palazzo della Cultura durante la presentazione della prima silloge “Immagini allo specchio”, Algra editore, della scrittrice e poetessa Silvia Campagnolo.
Un’opera prima – come spiegato durante l’incontro culturale coordinato dalla giornalista Elisa Guccione ed animato dalla pittrice Francesca Privitera, autrice della copertina del libro, dall’editore Alfio Grasso, e dalla professoressa Liliana Nigro -, che presenta l’autrice in tutta la sua forza di donna, che non si limita a parlare alle donne ma si rivolge anche agli uomini descrivendo l’indecisione dell’animo umano che a volte si ferma un minuto prima dell’amore con il cuore gelato dalla paura di una vita che possa finalmente definirsi tale.
“Una poesia – dichiara Francesca Privitera – che custodisce e racconta ogni singolo istante della propria esistenza in cui non si può fare a meno di ritrovarsi e riassaporare quel momento vissuto all’insegna di quel piccolo sorso di felicità con la consapevolezza che prima o poi potrà finire”.
Un testo poetico in cui l’autrice, docente Miur e finalista al concorso CET per autori di Mogol, racconta con immediatezza e semplicità dolori e ricordi felici che si susseguono come in un film pronto ad esplodere nel cuore di chi legge, colpito dalla grande passione di una donna che ama senza condizionamenti, a qualunque costo ed oltre le convenzioni sociali.
“Questo libro – dichiara emozionata Silvia Campagnolo – nasce dopo una lunga gestazione, ho inserito le mie poesie più significative quelle scritte dopo una forte emozione che mi ha insegnato ad accettare con consapevolezza il quotidiano e gli ostacoli della vita cogliendone la forza per andare avanti”.
Grande emozione e calorosi applausi per le perfette interpretazioni delle poesie lette dagli attori Rossana Bonafede ed Emanuele Puglia, i quali con le loro voci hanno impreziosito i versi di Silvia Campagnolo confermando il potere terapeutico della poesia capace di inondare l’anima di bellezza.