Il riscatto grazie allo sport, una storia di periferia raccontata dalla mostra fotografica “Voci lontane”

CATANIA – “Voci lontane” è il titolo della mostra fotografica dell’artista Andrea Matteo Petrelli, che racconta la storia di giovani che, grazie allo sport e alla realtà della Catania Boxing Ring, hanno trovato la forza di superare le sfide della vita nel quartiere di Librino.

L’appuntamento con “Voci lontane”

 

 

La mostra sarà ospitata giorno 30 marzo alla Feltrinelli di via Etnea 285 a Catania alle ore 18. Un racconto di periferia che coinvolgente e tocca le corde più profonde dell’umanità, invita il pubblico a riflettere sulle tematiche sociali e culturali che permeano la città.

Durante l’evento sarà l’artista a raccontare le fotografie. Previsto un dibattito con gli atleti, in cui Simone Buremi, Leonard Bajirami e Lucia Elen Ayari, atleti di caratura internazionale, racconteranno la parte più intima delle proprie vite.

 

Ospiti speciali alla mostra fotografica

Presente durante l’incontro il maestro Aroldo Donini, riconosciuto per la sua dedizione al quartiere di Librino e ai giovani, contribuendo così a portare numerosi successi sportivi e umani alla città. Inoltre, sarà presente il dottor Tamburo, presidente della Federazione Regionale di pugilato.

Le parole del fotografo

“Nel 2021 ho incontrato per la prima volta il maestro Aroldo Donini e i suoi ragazzi. Quel giorni capii – racconta ai nostri microfoni Andrea Matteo Petrelli -, che avevo il dovere di mostrare quella realtà nascosta ai più. Nel corso degli anni, frequentando ciascuno di loro, mi sono sentito incredibilmente grato e fortunato per le emozioni e le storie regalatemi. Ciascuna delle loro vicende era per me un paradigma sociale, culturale, politico ed economico della città, e nello specifico, dei ‘luoghi perduti della repubblica’, ovvero le periferie. Ringrazio dunque la Feltrinelli e la Catania Boxing Ring per questa occasione. ‘Voci lontane‘ non è solo una mostra fotografia, ma un debito d’amore nei confronti di ciascuno di loro“, conclude Petrelli.