Il pittore catanese Franco Sciacca dona tre sue opere al Comune di Trecastagni

Il pittore catanese Franco Sciacca dona tre sue opere al Comune di Trecastagni

TRECASTAGNI – Ieri, mercoledì 18 ottobre, nell’Aula consiliare del Comune di Trecastagni, ai piedi dell’Etna, una cerimonia di alto valore culturale: il maestro Franco Sciacca artista pittore catanese ha donato tre sue opere d’arte al Comune Etneo

Il Sindaco, Dott. Giuseppe Messina, assieme all’Assessore alla Cultura prof. Concetto Russo, ai componenti della Giunta e al presidente del consiglio comunale, hanno accolto l’illustre artista con le sue opere nell’Aula consiliare, organizzando un incontro di alto valore culturale, alla presenza di illustri ospiti.

Un rapporto di stima e di amicizia mi lega da tempo al Maestro Franco Sciacca e ho accettato con gioia ed emozione  la donazione  al Comune delle sue opere, perché rappresentano, con grande maestria e raffinatezza, la nostra terra”. Questo, il pensiero del Sindaco, all’inizio della Cerimonia.

Di seguito è intervenuto l’Assessore alla Cultura prof. Concetto Russo:

Al maestro Franco Sciacca rivolgo un sentito ringraziamento perché il prezioso dono rappresenta un privilegio per il nostro Comune. Custodiremo le sue opere con orgoglio nella Pinacoteca comunale e siano poste alla visione del pubblico”.

Ma chi è il maestro Franco Sciacca?

All’incontro culturale ha partecipato Giuseppe Firrincieli, giornalista, scrittore e critico d’arte, il quale ha esposto la vena artistica del noto pittore catanese e ha presentato le tre opere:  “Spigolatrici” olio su Juta 80×120, “Il ritorno delle Paranze” olio su tela 100×90, e “Trazzera e L’Olivo saraceno” olio su tela 80×120.  

Dalla presentazione di Giuseppe Firrincieli:Franco Sciacca, noto ed insigne artista pittore siciliano contemporaneo, catanese doc, coniuga in maniera suggestiva il canto aulico, sovraesposto, con le sue opere, specie con il richiamo magniloquente ai sette elementi vitali: “Terra, Acqua, Aria, fuoco, luce, Amore e Vita”.

Non posso ignorare e non farne tesoro della suddetta premessa, perché le opere di Franco Sciacca propongono ed esprimono una visione costante di suggestivo amore verso la Triskele, Trinacria, sua Terra natia.

Una sfolgorante luce esalta l’opera “Le Spigolatrici” con la presenza in campo per la raccolta del grano, ovvero, delle Donne di Casa che vanno ad aiutare i mariti, padri, figli e fratelli, perché non venga perduto nulla, nemmeno un chicco, del primo, prezioso ed insostituibile alimento di vita. L’artista, con questa opera richiama l’antico rito di cui Demetra ne fece mito “principe” della coltivazione del grano duro, con le stagioni, con giugno “la falce in pugno” e l’opera, ancora, splende di fascino “divisionista”  ed entra con evidente veemenza nella vena artistica neo impressionista verista, curata con grande acume artistico, da Franco Sciacca.

Con l’opera “Il Ritorno delle Paranze”, Franco Sciacca richiama altri elementi di vita: L’acqua e la vita con le sue speranze e i suoi timori. Il dipinto presenta una composizione cromatica passionale per i moti dei flutti, si “C’è mari … E cchì mari!!!”; un’immagine superba, ma anche raffinata per la composizione dei riflessi con gli effetti coloristici ben emergenti. Le essenze luccicanti della tempesta marina risaltano ed esaltano persino la forza delle Paranze, che ondeggiano prepotentemente, ma, addirittura esprimono la suggestiva presenza delle Naiadi e Nereidi, le ninfee dello Ionio che assieme a Aci, Galatea ed Aretusa danno conforto ai marinai a bordo, impauriti solo per una eventuale perdita del proprio pescato, sistemato a bordo.

“La Trazzera e l’olivo saraceno” richiama il Vedutismo bucolico e rappresenta l’amore dell’artista verso la “sorella Natura Sikeliana”. Con un’alta penetrazione dell’alta Vena “Pointilliste”, ma sempre di matrice siciliana, Franco Sciacca non lesina bellezza e luce cromatica al corrugato ulivo, ma addirittura ne esalta la possanza contro gli attacchi violenti delle intemperie, per poi riportare, colui che ammira il dipinto, ad intraprendere il lento cammino lungo la “trazzera” che conduce alla magione, dopo un lungo giorno di dura fatica nei campi. 

Tonalità armoniche esprimono i suoni melodiosi di un fischiettante venticello di campagna, pronto ad imbattersi sullo scorcio campestre. Sì! … L’amore per la propria Madre Terra, Franco Sciacca lo manifesta con il pennello, innalzando l’arte visiva in un luminoso arcobaleno di colori di rara beltà. 

E la Sicilia, per Franco Sciacca artista della Luce iridea, è la cellula del fascino, proprio per i suoi contrasti interni ed esterni. La Sicilia ammalia l’amante dell’arte, terra di fuoco, detentrice dello splendore “Imago Naturae”; un particolare e mille richiami, il centro o il margine, il diritto o il rovescio, la fertilità dei paesaggi, il calore naturale, l’animo della vita, rappresentano, i meravigliosi ingredienti dell’arte di Franco Sciacca.

Il Sindaco, dottor Giuseppe Messina ha annunciato, alla fine, che la Pinacoteca di Trecastagni, a breve, ospiterà altre opere di artisti del Circondario Etneo e la suddetta sede dell’arte visiva diventi punto di riferimento culturale per la Sicilia intera.

Nella foto di copertina: da sinistra Giuseppe Firrincieli giornalista e critico d’Arte, Il dottore Giuseppe Messina, sindaco del Comune di Trecastagni, il maestro Franco Sciacca artista pittore e l’assessore alla Cultura del Comune, prof. Concetto Russo.