Hommage alla Metafisica da Aristotele a De Chirico

CATANIA – Robert, all’anagrafe Ignazio Lo Schiavo, si afferma negli anni come uno dei migliori professionisti di acconciatura femminile nella città di Catania.

Vivendo la “Dolce Vita” dei favolosi anni60, invitando a cena attrici e persone dello spettacolo nei migliori ristoranti dell’epoca come l’Eden Riviera ad Acitrezza, la Costa Azzurra e la Siciliana per fargli apprezzare la cucina mediterranea, non disdegnando la pizza al Bellavista di Acireale prospiciente la Timpa dove il pizzaiolo è Esposito giunto lì appositamente dalla città di Napoli (a detta di alcuni, come ebbe a dire Nuccio Costa, il “non plus ultra” in Sicilia dei pizzaioli).



Sul finire degli anni ’80 acconcia le ragazze che partecipano alle selezioni per Miss Italia, visto e considerato che faceva parte del Franchising Art Air Studios sponsor del sopra citato concorso nazionale di bellezza. Andato in pensione sente un bisogno interiore di dipingere quadri a tema figurativo, quasi simbionti al Verismo del Verga, ma non li metterà mai in vendita. Robert, in un solo quadro si allontana da esso per rendere omaggio alla metafisica, da quella scritta da Aristotele a quella dipinta da De Chirico, ne esce fuori un quadro che sembra voglia prender vita.

Nel suo quadro metafisico vuole puntualizzare la soggettività del non soggetto, dove l’immagine stilizzata di una donna (soggetto) viene prevaricato dalla non nitidezza (soggettività mancata). E in questo possiamo scorgere con chiarezza il suo pensiero: “L’uomo nella qualità di se stesso non può autodefinirsi scientemente e chiaramente, ma comprende che oggi può definirsi A, domani B, dopodomani C, perché ogni giorno si guarderà con occhi diversi, come anche la società lo guarderà in tanti modi differenti, in base allo stato d’animo del momento, per questo deliberatamente non dipinge una figura ben definita”.