Giornata della Memoria, il ricordo di Kertész Géza e del suo Catania Calcio: quello che i catanesi non sanno

Giornata della Memoria, il ricordo di Kertész Géza e del suo Catania Calcio: quello che i catanesi non sanno

CATANIA – In occasione della Giornata della Memoria, il collega Orazio Vasta di Asia Usb Catania, ricorda Kertész Géza. Calciatore, allenatore e organizzatore della resistenza antifascista nella sua Ungheria, per quattro stagioni (dal 1933 al 1936).

“L’uomo, che nella foto viene ritratto con la moglie, è stato allenatore della squadra del Catania Calcio, guidandola dalla prima divisione alle soglie della Serie A”. Nonostante ciò – afferma Vasta – a Catania, rimane un nome sconosciuto ai più. Dopo un periodo passato anche sulla panchina anche di Lazio e Roma, torna in Ungheria dove prende posto tra gli oppositori al regime nazifascista. Per permettere agli ebrei e anche agli antifascisti bloccati dai tedeschi nel ghetto di Budapest di fuggire, Géza si traveste da soldato della Wehrmachtm ma viene catturato dalla Gestapo e giustiziato il 6 febbraio 1945“.

Kertész Géza e la moglie

“Eppure la stragrande maggioranza dei catanesi, come detto – aggiunte Vasta – non ha idea del ruolo importante svolto dal tecnico ungherese a Catania negli anni prima della Seconda guerra mondiale. Una storia ignorata anche dai tifosi e dalla stessa società calcistica. Perché?”.

“Nel 1936 – prosegue Vasta – l’anno in cui Kertész Géza va via da Catania veniva meno l’apporto economico del Duca di Misterbianco. Apporto che aveva permesso alla società sportiva di non essere fascistizzata. Senza finanziamento, per sopravvivere, la società fu costretta a diventare l’Associazione fascista Calcio Catania. Nel 1946, la società Catania Calcio venne rifondata, ma per non accostare i colori rossazzuri alle camicie nere – conclude Vasta la storia della vecchia società fu totalmente messa da parte. E con essa, purtroppo, anche il ruolo dell’allenatore magiaro che ha dato la propria vita per il suo impegno nella resistenza antifascista”.