Quale sarà il risultato di un mangaka giapponese che si avventura, “osa avventurarsi” direi, nel progetto della Divina Commedia? Le prime domande per tutti noi che abbiamo letto e ammirato quest’opera, che raggiunge altezze di complessità ed esegesi paragonabili solo a quelle della Bibbia, sottendono un naturale scetticismo: in quale traduzione avrà letto l’epica dantesca? Cosa avrà potuto capirne un giapponese di un contesto intriso di cristianesimo medievale? Quale risalto darà a questo o quell’episodio, a questa o quella lectio studiata fino allo sfinimento?
Appena, però, si superano questi scogli, questi punti di vista fuorvianti, in quanto Go Nagai non ha alcuna pretesa di proporsi come nuovo Sapegno o Bosco-Reggio, ci si immerge nella visione/lettura di questa “storia grafica” con spirito di reale stupore. Davvero le stampe di Gustave Doré sono rimaste impresse nell’immaginario di questo disegnatore, creando tavole con un’inchiostratura strisciata che ricorda con forza le incisioni gotiche dell’illustre predecessore: le Gorgoni orripilanti che costringono Dante a chiudere gli occhi, la possanza dei Centauri, Pier de le Vigne urlante di dolore, il viaggio sul dorso dell’orrido/stupendo Gerione, le ammalianti figure delle lussuriose, i corpi corrosi (come i peggiori zombie) dei fraudolenti, i grotteschi demoni Cagnazzo, Libicocco, Calcabrina… che si divertono a torturare e da cui persino Virgilio deve scappar via (non si può ragionare con chi è pura irrazionalità)…
Insomma, Go Nagai ci fa toccare con mano la potenza narrativa di queste allegorie in una rapida successione di racconto che, naturalmente, sospinti da una comprensione del dettaglio, talvolta ci è mancata. Quindi, non posso che ringraziarlo per avermi fatto immergere nuovamente in un mondo di tale ricchezza di fantasmagorie, per averlo reso così concreto e vivo.
Come anche nel modello, le cantiche successive all’Inferno (che qui sono preponderanti anche per numero di illustrazioni) appaiono più sbiadite a noi lettori moderni.
Buona visione e lettura 🙂
Cinzia Di Mauro, autrice catanese di una trilogia di fantascienza Genius (finalista Urania e Delos) Ledizioni Milano, di un noir umoristico La storia vera di un killer nano (segnalato al Premio Calvino e scelto dalla Nabu), di I love Meteorite, romanzo grottesco su una famiglia e un mondo distopico, di “Paso doble”, un thriller sull’alta finanza in concorso per Giallo Mondadori e Giallo Festival, di “Finisterrae” di fantascienza orwelliana al vaglio della Delos e di “Pangolino mon amour!” di prossima pubblicazione per la Allaround di Roma.
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