ROMA – “Ben di senso è privo, chi ti conosce, Italia, e non t’adora”, scrisse Vincenzo Monti. Se è vero che l’arte degli italiani sta nella bellezza, l’America è in cerca di “prove”, per raccontare oltreoceano le meraviglie del Bel Paese, scrigno di arte, cultura, storia, natura. Superando gli stereotipi e mettendo da parte i cliché che spesso ne imprigionano la vera identità.
Parlare dell’Italia e delle sue eccellenze in 5 puntate si può, se a farlo è l’americana PBS (Public Broadcasting Service), una delle più grandi emittenti nel mondo, un network che riunisce 349 stazioni televisive pubbliche nazionali, nota per l’autorevolezza – e l’accuratezza – dei suoi servizi e documentari.
Come quello in preparazione per il prossimo anno, ancora top secret, ma il nome la dice lunga: “Dream of Italy”, il sogno dell’Italia o, parafrasando, l’Italia da sogno protagonista di un viaggio tra paesaggi, sapori, monumenti, tradizioni.
Eccellenza chiama bellezza, bellezza chiama eleganza e fascino: niente di più affine alla danza e a una città in particolare, la caput mundi, Roma. Da qui passeranno le telecamere del programma, facendo tappa al Palazzo Brancaccio – martedì 25 novembre – dove cento danzatori in abiti ottocenteschi regaleranno un viaggio nel tempo, al passo di quadriglie, valzer, contraddanze, polche, spaziando dal repertorio di Giuseppe Verdi a quello del Gattopardo.
I riflettori saranno puntati sul corpo di ballo della Compagnia nazionale di danza storica, diretta e presieduta da Nino Graziano Luca, scelta in esclusiva per rappresentare un’eccellenza italiana, riportando ai fasti dell’Ottocento, alle atmosfere elitarie riservate a dame e cavalieri, ai prestigiosi salotti nobiliari o alle sontuose corti imperiali.
«Non ci sono parole per esprimere l’emozione e la soddisfazione di essere stati scelti per questo progetto – commenta Nino Graziano Luca– un traguardo importante non solo per la nostra Compagnia ma per la storia delle danze storiche. In ogni singola performance portiamo il bagaglio delle tradizioni, delle antiche vicende nobiliari della Trinacria, riecheggiando passaggi memorabili della letteratura gattopardiana. Come ogni arte, anche il gran ballo ottocentesco, nella sua maestosità, è un’eccellenza e, come tale sarà raccontata dall’obiettivo di Dream of Italy. Basti pensare che dietro questo c’è il lavoro della Fifty Rubies Productions, ideatrice di “Inside the Tuscan Hills”, che ha fatto conoscere la Toscana a 77 milioni di famiglie americane».
A suggellare l’importanza dell’occasione sarà anche la presenza del direttore generale del Ministero per i Beni Culturali Anna Maria Buzzi, che presenterà la Compagnia quale parte del patrimonio di eccellenze italiane e simbolo di alto valore culturale nel mondo.