CATANIA – Cerimonia conclusiva oggi, 11 novembre, alle ore 17.00, nella Biblioteca Centro Culturale “R. Livatino”, presso il Castello Leucatia, di “Scrivi una lettera a Dio”. L’Iniziativa di Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana) e Associazione “Vivere con lentezza” di Catania, lanciata il 17 dicembre 2013.
Introduce la manifestazione il presidente regionale Ucsi, Giuseppe Vecchio. Interverranno don Paolo Buttiglieri, Consulente Ecclesiastico Regionale Ucsi, Lina Tringale, Vivere con lentezza, il preside Giuseppe Adernò, presidente provinciale Ucsi. La giornalista Maria Torrisi (Ucsi) leggerà alcuni brani scelti, delle numerose lettere inviate dalle varie aree geografiche. Seguiranno le Testimonianze degli autori. A conclusione la Consegna degli attestati ai partecipanti. Le lettere sono state ordinate in una raccolta.
Perché scrivere una lettera a Dio? per confrontarsi con l’Ente supremo, per tirare fuori amarezze, desideri, rimpianti; per dire grazie di esistere, per chiedere la forza di continuare a vivere in questi tempi difficili.
Più che una preghiera, un confronto franco e aperto. È questo il senso dell’iniziativa che – in tempi di iper-comunicazione – propone un dialogo più intimo e forse più difficile di ognuno di noi, quello con il trascendente.
Molte citazioni, alcune provocazioni, tanto interesse per l’iniziativa.
“Scrivere – è stato sottolineato – è avviare un dialogo, ma anche assumersi una responsabilità e, in questo caso, riconoscere anche l’esistenza di un Dio troppo spesso dimenticato. Come farlo? In che modo rivolgersi a Dio? È blasfemo chiamare Dio alle sue «responsabilità» di fronte ai mali del mondo?”.
Tante le “lettere illustri” citate durante la cerimonia di presentazione dell’iniziativa, dalle “Confessioni di Sant’Agostino” al “Cantico delle creature”, fino alla «preghiera laica» del “Pater noster” di Jacques Prevert.