CATANIA – Dopo le tappe di Favignana e Palermo la mostra “Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice” curata da Vittorio Sgarbi arriva al Castello Ursino e sarà in vista al pubblico da domani fino al 16 marzo, dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 19.
Un modo nuovo e unico per raccontare la ricerca artistica che ha influenzato la cultura dell’intero Novecento, dagli anni 30 fino ai nostri giorni.
La mostra sarà successivamente ospitata a Milano per l’Expo 2015, Londra e New York.
“Dopo New York -afferma il curatore Gianni Filippini – ci impegneremo a trasformare questa mostra nel museo permanente del 900 siciliano. Gli artisti sono disponibili a donare le loro opere per investire sul loro futuro e sulla città che ha mostrato in questi giorni d’essere la grande capitale europea che vuole rilanciarsi grazie alla cultura”.
Vittorio Sgarbi, con il suo solito spirito caustico, ha raccontato l’essenza della mostra d’arte basata sulla profonda spaccatura, per molti evidente, che esiste tra l’arte contemporanea e le opere antiche presenti nel museo civico del castello Ursino. “L‘arte di Michelangelo, Raffaello, Canova – osserva Vittorio Sgarbi – rappresenta una bellezza condivisa da tutti mentre l’arte contemporanea stabilisce una totale reazione di difformità e porta la gente a reagire negativamente dinanzi a certi quadri o sculture contemporanee. Non c’è alcuna adesione affettiva verso l’arte contemporanea e solo pochi in Italia comprano cose considerandole opere d’arte che noi non vorremmo neanche nel nostro bagno. Questa è una mostra meravigliosa ma non in se stessa ma per quello che le sta intorno. Viene riaperto il castello Ursino e si ha la possibilità di vedere delle teste greche del V secolo, dipinti di pittori del 500 stupendi al fianco di una serie di croste del 900 che sono le opere che abbiamo portato noi. Noi qui diamo un senso dell’inadeguatezza del 900 rispetto a 2500 anni di grande civiltà“.
Con queste parole Sgarbi accompagna giornalisti e cultori d’arte tra le quattro meravigliose sale del castello mostrando l’arte sacra e profana, muovendosi continuamente da un posto all’altro per elogiare o biasimare scultori e pittori partecipi, con le loro opere, alla grandiosa mostra che, da Sgarbi stesso, è stata definita una “meravigliosa Babele incondivisa in cui arte antica e contemporanea si fondono per mostrare la loro impressionante diversità“.
L’assessore Orazio Licandro ha più volte affermato che “questa è una giornata storica per Catania perché il castello Ursino viene consegnato interamente alla fruizione pubblica. La superficie visitabile è stata ampliata di circa 1000 mq per l’allestimento della mostra che si dirama tra i quattro piani del castello. In realtà “Artisti di Sicilia” non è tanto una mostra quanto un viaggio, lungo un secolo, nell’arte italiana. La terra che impegna il viaggiatore in una dura ma piacevole fatica è la Sicilia dei suoi artisti: Iudice, Pirandello, Guttuso, Guccione, Caruso e tanti ancora le cui opere compongono questa mostra straordinaria che approda nella città di Catania in uno dei luoghi simbolo della storia e della cultura della città“.
Da domani la mostra sarà aperta al pubblico ma già da subito, all’ingresso del castello, in alto, i passanti potranno ammirare “Spiderman”, opera di Domenico Pellegrino che Newsicilia vi mostra in esclusiva con una foto scattata dall’alto del castello da un’area purtroppo non accessibile al pubblico. L’uomo ragno, con la tuta decorata con i fregi dei carretti, rappresenta la lotta contro la mafia e la cultura del riscatto.
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