Catania, Pogliese (F.I.):” Mare Nostrum? Un fallimento!”

CATANIA – “Purtroppo è evidente il fallimento dell’operazione Mare Nostrum, nata per nobili intenti anche sugli effetti sostanziali ed emozionali della strage di Lampedusa, ma che invece è stata fattore moltiplicatore degli sbarchi – 823 per cento in più (come dice il segretario di Frontex) – che hanno sí innalzato il numero dei salvataggi ma anche dei morti in mare, passati dai 600 del 2013 ai 3000 del 2014 e si deve solo alla professionalità e all’abnegazione delle forze militari italiane se il bilancio non sia ancora più tragico.”: così l’eurodeputato di F.I., Salvo Pogliese, è intervenuto a Catania al convegno ‘Accoglienza e condivisione, dall’emergenza all’integrazione’ promosso dal Parlamento Europeo, Ufficio d’informazione in Italia, in collaborazione con il Comune e l’Università di Catania, Unric, Europe direct, Fabrica.

Prosegue l’on. Salvo Pogliese: “L’Europa deve oggi farsi carico della modifica degli articoli della ‘Convenzione Dublino 3’ sul diritto di asilo, convenzione ormai anacronistica e superata dai fatti. Oggi le incombenze non solo burocratiche ma anche di assistenza sono a carico dello stato presso il quale l’immigrato irregolare chiede l’asilo. Bisogna, invece, fare in modo di ripartire tra le nazioni queste incombenze, anche in base all’intendimento del richiedente: ad esempio, l’Italia è spesso intesa come porta del continente ma non come destinazione. La modifica è imprescindibile, anche per via di una recentissima sentenza della Corte di giustizia europea, del 4 novembre, alla quale aveva adito una famiglia afgana, sbarcata in Italia, transitata da altre nazioni e infine approdata in Svizzera. La Corte ha scritto che la Svizzera non può rimandare in Italia quella famiglia se prima il nostro paese non darà ampie garanzie sul come, dove, quando ospitare il nucleo famigliare. Pertanto, il principio solidaristico che è alla base del rapporto tra gli stati non può che portare alla modifica della ‘Convenzione Dublino 3′”.