CATANIA – Il lavoro al centro della riflessione dell’associazione MetaSicilia, il laboratorio di politica animato dalla volontà di affrontare le sfide del nostro tempo non solo con l’ottica riformista, che accomuna tutti quelli che hanno inteso scommettere sul contributo che l’elaborazione riuscirà a dare.
Ma anche con la volontà di contribuire fattivamente al cambiamento, superando la mera critica ma andando verso la costruzione condivisa. Inizia con l’assemblea pubblica Formazione al Lavoro, un partecipato incontro che si è svolta ieri mattina all’Hotel Excelsior di Catania e ha visto come relatori, introdotti da Beppe Spampinato, Michele Giorgianni, presidente di Catania Multiservizi, l’avvocato Harald Bonura , l’assessore Regionale al lavoro Regione Siciliana, Bruno Caruso, il sindaco di Catania, Enzo Bianco e il senatore accademico Stefano Orlando.
Di fronte a una nutrita platea di circa 400 persone, tra cui l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Catania, Angelo Villari, la deputata regionale del Pd, Concetta Raia, la deputata del Pd Luisa Albanella e il vicesindaco del Comune di Catania, Marco Consoli, oltre a esponenti del mondo sindacale, si è discusso di formazione, intesa come opportunità per ristabilire la centralità del lavoro, e della promozione del lavoro come unica strada da precorrere per recuperare terreno.
Attraverso, ad esempio, i contratti di ricollocazione, di cui ha parlato l’assessore Caruso, spiegando come la Regione stia investendo per avviare il nuovo progetto che, nell’ambito del Sistema regionale dei servizi per l’impiego, possa consentire a chi ha perso un’occupazione di trovarne un’altra.
Il sindaco Bianco ha auspicato la partecipazione al dibattito politico e sociale cittadino, salutando con molto favore l’iniziativa promossa da MetaSicilia. Il primo cittadino ha inoltre invitato la nuova formazione a pensare positivo e diffondere “coraggio” nella propria azione.
Volutamente critico, animato dalla volontà di stimolare una profonda riflessione, l’intervento di Harald Bonura, che ha puntato il dito contro l’idea di autonomia portata avanti fino ad oggi dalla classe politica, che ha costituito più un freno che un volano. “La nostra – ha detto l’avvocato – non è autonomia, è eccentricità”. Il quadro dipinto dai relatori, è stato arricchito dalla testimonianza di Stefano Orlando che non ha fatto altro che raccontare la fotografia della situazione attuale, che vede figli avere prospettive peggiori dei padri e generazioni intere costrette a fare le valigie per poter avere qualche speranza.
Sul piano pratico, interessante è stata la proposta dell’ex presidente della Provincia di Catania, Nello Catalano, che ha avanzato la proposta, ampiamente dibattuta e sposata dall’associazione MetaSicilia, di fondere in uno i due assessorati regionali alla Formazione e al Lavoro, in modo da avere un unico centro di controllo e di responsabilità. Ed è stato incaricato di leggere un documento all’indirizzo della deputazione regionale.
Sul piano del ricambio generazionale l’idea di Michele Giorgianni, presidente della Catania Multiservizi, azienda partecipata dal Comune che ha riproposto la cosiddetta staffetta generazionale, che già è realtà in Piemonte e Lombardia, per le Partecipate, ovvero dare la possibilità ai dipendenti prossimi al pensionamento di lasciare il posto ai figli.
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