Cultura

Catania, consegnato il premio “Candelora della Pace” in onore di Sant’Agata

CATANIA – Si è svolta questa mattina alle 11 a Catania, nella splendida location dell’aula consiliare di Palazzo degli Elefanti, la consegna del premio “Candelora della Pace“, consegnato dalla Associazione “Ideali di Giustizia e Verità A.P.S.”, dedicata a Sant’Agata, eroina della patria e ispirata ai principi dei magistrati Chinnici, Falcone e Borsellino.

Tra i premiati, dopo aver intonato l’Inno di Mameli ad apertura della manifestazione, Mons. Barbaro Scionti, Mons. Gianni Lanzafame, Mons. Giovanni Mammino, Suor Maria Trigila, padre Nino Nicolosi, Giuseppe Castiglione, Riccardo Tomasello, il vice prefetto Rosaria Giuffrè, Lucrezia Dragonetto, Marcello Proietto di Silvestro, Natale Spolverino Andrea Finocchiaro, Daniela Randazzo, Emiliano Abramo, Giuseppe Blandini, Angelo Carbone, Giovanni Grasso, Giovanni Montemaggiore, Carmelo Giuffrida, Giovanni Magrì, Cinzia Giuffrida, Giusi Sanfilippo, Ugo Longobardo, Ugo Tomaselli, Alfredo Vaccalluzzo, Giacomo Glaviano, Gianluca Interrante.

Presente anche il tenore Pietro Di Paola che ha intonato l’Ave Maria a conclusione della manifestazione.

Nel corso dell’incontro è stato presentato anche il libro “Le Candelore seducono il Cuore di Sant’Agata“, dell’autrice catanese Carmen Privitera e dedicato alla memoria di Mons. Zito. Qui è stata inserita la ricetta del “Dolcecandelora della pace“, illustrata e realizzata dallo chef Natale Spolverino in collaborazione con il Pastry Chef Dino Catalano e con lo Chef Cooking Bruno Di Guardo.

Il libro ci regala pagine emozionanti che trasportano il lettore nelle festività Agatine, il tutto arricchito dalle foto di Mario Cacciola e da recensioni e note critiche d’eccezione che esaltano la valenza culturale del progetto. Il ricavato delle vendite sarà tra l’altro donato alla Città di Catania e destinato al restauro delle Candelore e alla Comunità di Sant’Egidio.

In un periodo di crisi e collasso mondiale – commenta l’autrice – dimostriamo per l’ennesima volta che gli italiani sono un grande popolo che si distingue per l’immensa cultura, i sacrifici e la forza. Catania supererà questo periodo più forte di prima, ricordando gli insegnamenti degli avi che affrontavano ogni tipo di catastrofe avendo fiducia in se stessi e credendo nella protezione di Sant’Agata, Angelo del Signore“.

Dobbiamo farci forza e continuare a pregare Sant’Agata – conclude Tomasello – affinché ci liberi dalla presenza del coronavirus e dalla pandemia che ne sta conseguendo da mesi. Stiamo cercando di fare di tutto per poter festeggiare la nostra patrona a febbraio, dato che ieri non abbiamo potuto vederla a causa dell’emergenza sanitaria di questi mesi, e permettere ai cittadini di Catania di riabbracciare la loro Agata”.

Serena Surdo

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