Cara di Mineo al Premio Posidone

Cara di Mineo al Premio Posidone

MINEO – Una lunga standing ovation ha salutato l’esibizione del coro e del gruppo di danza del Cara di Mineo alla XXIII° edizione del Premio Posidone 2015, andato in scena nell’anfiteatro della Villa Comunale di Fiumefreddo di Sicilia. La partecipazione dei giovani artisti del Cara ha arricchito una serata che ha registrato la premiazione della Marina Militare e dell’Aereonautica Militare, rappresentate rispettivamente dal Contrammiraglio De Felice e dal Comandante del 41° Storno di Sigonella Colonnello Vincenzo Sicusso, per lo straordinario lavoro effettuato, per le missioni “Mare Nostrum” e “Triton”, nelle operazioni di ricerca e soccorso dei migranti durante la loro traversata verso le nostre coste.

Dal punto di vista artistico, il Cara si è presentato sul palco di questa prestigiosa kermesse con il coro e con il gruppo di danza. Gli artisti del “Cara’s free spirit” hanno affascinato il numeroso pubblico cantando l’inno nazionale del Sud Africa “Nkosi Sikelel’Afrik”, omaggio all’indimenticato presidente Nelson Mandela, e l’intramontabile brano dei Beatles “We are the world”, che il pubblico ha accompagnato con il battito delle mani. Poi è stato il turno dei dieci ragazzi della danza, che hanno ballato con un ritmo afro-asiatico su un mix di musiche Hip Hop. A fine esibizione, il “patron” dell’evento, Nino Graziano Luca, e l’ex campione catenese di rugby, Antonio Lo Cicero, hanno consegnato al Cara il premio “Posidone”. Nel ricevere il premio, tanta è stata la gioia dei ragazzi, i quali hanno immortalato quei momenti con una raffica di selfie.

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“Sono molto orgogliosospiega Sebastiano Maccarrone, direttore del Caraper la bravura e soprattutto per la maestria artistica dimostrata dai nostri ragazzi. Il Cara si conferma ancora una volta luogo di integrazione, in cui gli ospiti hanno modo di esprimere le loro attitudini personali in tutta la loro interezza. Questo premio lo dedichiamo principalmente a loro, ma anche ai tanti operatori che giornalmente si spendono per dare vita ad un’accoglienza rispettosa della dignità della persona”.