A Catania un’opera in onore di Franco Battiato: intervista allo scultore

A Catania un’opera in onore di Franco Battiato: intervista allo scultore

Cerco un centro di gravità permanente cantava Franco Battiato, e forse quel centro lo si potrà rivivere attraverso l’arte, la forma, la materia che modellandosi racconta storie ed emozioni. E storie ed emozioni, racchiuse tra bronzo liquido e vetroresina, sono quelle che vogliamo noi di NewSicilia raccontarvi con un’intervista speciale quanto esclusiva.

Nei prossimi mesi infatti, sul lungomare di Catania gli scogli si accorderanno con il mare, sotto la guida di un unico maestro, il Maestro: Franco Battiato. Artista a cui verrà dedicata una scultura proprio sul lungomare. 

E passando da un artista all’altro, abbiamo avuto il piacere di conoscere l’autore di questa creazione, Francesco Leotta, il quale ci ha raccontato il suo viaggio artistico. 

Chi è Francesco Leotta? Lo scultore del “Maestro Battiato”

Leotta ci ha accolto personalmente nel suo studio, dove il Battiato scultura ha preso vita, mostrandoci passo dopo passo, pennellata dopo pennellata, la formazione di un qualcosa che va oltre la materia.

Catanese, classe 1985, scultore e da pochissimo padre per la seconda volta, “Ciccio” si è mostrato senza filtri, senza etichette mostrandosi nella sua autenticità, con la stessa passione e dedizione che mette nella sua arte. Un racconto sincero, fatto di emozioni, ricordi e visioni, che ci porta dentro il cuore pulsante della sua creatività.

Foto e video durante i lavori

Ecco di seguito, in esclusiva NewSicilia, foto e video durante i lavori:

 

 

 

L’amicizia con Pierpaolo Coco

Un racconto che ha condiviso con colui che ha definito “Maestro”, Pierpaolo Coco, collaboratore e amico di Leotta che ha accompagnato lo scultore per tutta la realizzazione dell’opera.

Francesco Leotta e Paolo Coco durante la realizzazione della scultura

Ma adesso lasciamo la parola a Francesco.

Come nasce l’idea del progetto?

L’idea nasce dalla volontà, e forse anche necessità, di donare a Catania un monumento dedicato al Maestro Franco Battiato. Un omaggio sentito, per fissare nella memoria collettiva la grandezza della sua arte”.

Quali sono stati i punti di riferimento per la realizzazione? Foto, copertine di album?

La copertina de La Voce del Padrone è stato il mio principale riferimento visivo. Questo album rappresenta un punto cardine nella carriera di Battiato e contiene tre brani che ho voluto reinterpretare nella scultura: Summer on a Solitary Beach, Bandiera Bianca e Centro di gravità permanente.

La figura è sospesa con una bandiera bianca in mano, un chiaro rimando alla canzone Bandiera Bianca, mentre il ponte cubico su cui poggia richiama l’idea del brano. Se osserviamo ancora l’opera, notiamo che Centro di gravità permanente è rappresentato dalla seduta-non-seduta di Battiato su una sedia inesistente, quasi sospeso in un equilibrio metafisico. Infine, l’ambientazione marittima richiama le suggestioni di Summer on a Solitary Beach.

Quali materiali sono stati scelti e perché? E quale tecnica hai utilizzato?

Ho sviluppato la scultura con una tecnica mista, utilizzando un nucleo centrale in metallo, poi rivestito in vetroresina e bronzo liquido. Questo mix garantisce solidità, durata nel tempo e una resa estetica capace di valorizzare la figura di Battiato”.

Il profilo di Battiato avvolto nel bronzo liquido

C’è stato un momento di maggior difficoltà durante la realizzazione?

Come in ogni nuovo progetto, le difficoltà non sono mancate, ma grazie a un attento lavoro di progettazione e sperimentazione, siamo riusciti a superarle”. 

Come verrà salvaguardata la bellezza della scultura?

La manutenzione della statua sarà garantita dal Comune di Catania. Come ogni monumento pubblico, riceverà interventi di conservazione periodici, anche se i materiali scelti sono stati studiati per resistere nel tempo con la minima manutenzione”.

Se dovessi descrivere questa statua senza parlare dell’aspetto fisico, ma solo delle emozioni che trasmette, cosa diresti?

Da scultore, provo emozioni indescrivibili nel vederla prendere forma ma forse potrei ‘risultare di parte’. Mi auguro che anche il pubblico possa percepire quelle stesse sensazioni che io provo guardandola”.

Battiato era un artista impossibile da racchiudere in una sola immagine. Come hai catturato la sua essenza in una statua?

Per quanto sia impossibile sintetizzare un artista così eclettico, ho cercato di rappresentarlo attraverso un’immagine che fosse simbolica e immediatamente riconoscibile. Prendere ispirazione da La Voce del Padrone mi ha permesso di esaltare dettagli iconici che definiscono l’essenza stessa di Battiato”.

Parlaci un po’ di te. Chi sei, quali studi hai fatto e come è nata questa passione per la scultura?

Mi considero un autodidatta, anche se la mia formazione parte dal liceo artistico. Tuttavia, a scuola abbiamo lavorato solo l’argilla, mentre tutto il resto l’ho potuto sperimentare fuori dall’istituto. Ho scoperto la mia passione per la scultura durante il secondo anno di liceo, quando ho avuto il primo contatto con la materia”.

C’è un altro artista a cui vorresti dedicare una statua? Ci sono nuovi progetti in cantiere?

Sì, ho diversi progetti in mente e non riguardano solo artisti, ma anche figure storiche. Mi piacerebbe molto dedicare il mio lavoro a personaggi catanesi che hanno segnato la storia della città. Credo sia importante celebrare le radici culturali e artistiche del nostro territorio attraverso l’arte monumentale”.