CATANIA – Giovedì 18 gennaio, alle 17,30, il sindaco di Catania Enrico Trantino, il Presidente della Fondazione Acqua Ettore Fortuna, il dott. Fabrizio De Nicola, Commissario Straordinario Arnas Garibaldi, insieme alla curatrice della mostra Miliza Rodic inaugurano “Acqua e Donna – Aqua et Mulier”, mostra personale di Giuseppe La Spada.
A Catania la mostra “Acqua e Donna – Aqua et Mulier”
Dopo il grande successo di Palermo, la mostra fotografica “Acqua e Donna – Aqua et Mulier” dell’artista Giuseppe La Spada, approda a Catania presso il Palazzo della Cultura. Un importante appuntamento in quanto si tratta della mostra più significativa mai fatta in Sicilia di Giuseppe La Spada, dopo innumerevoli successi in Italia: Milano, Milazzo, Venezia, Genova; come all’estero: Tokyo, New York, Monaco di Baviera, Parigi, Principato di Monaco. Solo per citarne alcune.
L’artista, in occasione della personale catanese, allestita all’interno del Palazzo della Cultura, presenterà al pubblico venti opere fotografiche scattate nel mare siciliano in cui racconta lo stretto rapporto tra l’acqua e la donna e stampate direttamente sull’alluminio con la innovativa tecnologia Ultragloss.
La mostra Acqua e Donna non è solo una mostra fotografica di grande rilievo artistico ma anche un’occasione di divulgazione didattica-scientifica dello stretto rapporto che lega la donna all’acqua.
Durante l’inaugurazione, Ettore Fortuna, Presidente della Fondazione Acqua, spiegherà l’importanza dell’acqua per l’essere umano e in particolar modo per la donna. Il dott. De Nicola dell’ospedale Garibaldi parlerà del ruolo fondamentale dell’acqua per la nostra salute. Interverranno inoltre il sindaco Trantino e l’artista Giuseppe La Spada, oltre la curatrice Miliza Rodic.
Acqua e Donna – Aqua et Mulier
Il parallelismo tra acqua e donna richiama alla mente due immagini su tutte: la vita e la forza. Le donne, infatti, sono coloro che hanno il dono di custodire e dare la vita; l’acqua è il bene primario per eccellenza, senza il quale nessuno di noi potrebbe vivere. Dove c’è acqua c’è vita.
Sin dai tempi di Eraclito veniva celebrato il forte legame tra acqua e donna. L’acqua è mutevole, aggira gli ostacoli che incontra; dalla sorgente in cui nasce giunge al mare, diventando prima torrente e poi fiume in un continuo processo di trasformazione, che è la sua vera forza. Lo stesso accade alla donna che è capace di dare la vita: cambia forma, si adatta alle circostanze fluendo nel suo percorso e alla fine arriva alla foce, rappresentata dalla nascita del bambino che porta in grembo. Il tema del femminile dell’acqua è bello e suggestivo.
L’elemento acquatico rimanda infatti al materno e alla matrice primordiale della vita. Nelle foto di Giuseppe La Spada il mare si fa materia e assume una corporeità che entra in relazione con il corpo vivo e presente della donna, in una sorta di rapporto amoroso.
La mostra fotografica “Acqua e Donna – Aqua et Mulier” non è soltanto una mostra artistica di grande rilievo, ma è anche una mostra didattica e scientifica. L’acqua ha un ruolo vitale; il corpo umano ne è composto infatti in un’importante percentuale ed è fondamentale per il corretto svolgimento delle reazioni biochimiche e dei processi che assicurano la vita. Ciò è particolarmente valido nelle età più fragili, quali quelle del neonato e del bambino durante l’accrescimento, della donna in gravidanza e durante l’allattamento, ma anche dopo la menopausa.
Si deve considerare l’acqua come un vero e proprio “functional food”, cioè cibo funzionale a seconda del tipo di attività, sesso, periodo della vita e prevenzione che si vuole intraprendere al meglio. Non stupisce, dunque, che l’acqua abbia conferito la vita non solo all’essere biologico, ma anche all’essere spirituale e filosofico. L’acqua quale elemento primigenio ha connotato gli universi simbolici e mitologici delle più lontane e diverse esperienze antropologiche: si ritiene di poter sostenere che l’acqua è, a tutti gli effetti, madre e unificatrice dell’umanità nella sua interezza. Non stupisce, ugualmente, che l’acqua quale elemento simbolico e lessicale sia declinato al femminile per l’automatica identificazione con la sua funzione generatrice.
Acqua è vita. Acqua è nascita e generazione. Acqua è purificazione. Acqua è nomade e migrante. Acqua è donna. L’acqua è fonte di vita, elemento senza il quale l’intera esistenza non sarebbe stata.