Vuole attivare una nuova SIM ma si ritrova titolare di altri contratti: le indagini inchiodano la titolare

Vuole attivare una nuova SIM ma si ritrova titolare di altri contratti: le indagini inchiodano la titolare

CATANIA – Una vicenda alquanto singolare che però potrebbe trovare numerosi riscontri nel mondo della telefonia mobile.

Un uomo si era recato in un negozio specializzato nella vendita e nell’assistenza di cellulari e smartphone per acquistare una scheda SIM ma il negoziante non ha potuto stipulare il nuovo contratto e  consegnargli la scheda perché a nome del cliente risultavano attivi altri contratti telefonici con lo stesso gestore, al punto da non poter più sottoscrivere nuovi contratti per aver raggiunto il limite consentito.

L’uomo, con grande sorpresa, si è subito reso conto che qualcosa non andava e non ha esitato a sporgere denuncia alla polizia che ha subito attivato le indagini per vederci chiaro.

In breve tempo, infatti, gli agenti del commissariato di via Francesco Pensavalle a Catania sono riusciti a fare luce su un articolato sistema di intestazioni fittizie di schede SIM ad ignari clienti, totalmente inconsapevoli di “avere sulle spalle” numerosi contratti telefonici a loro nome.

La responsabile del negozio di telefonia aveva messo in piedi un fiorente business utilizzando le fotocopie dei documenti dei clienti precedentemente entrati in negozio per acquistare servizi di telefonia. Con la documentazione conservata dalle precedenti operazioni e una firma improvvisata “accendeva” contratti e promozioni per ottenere incentivi economici.

Nel caso specifico aveva già intestato (ovviamente a sua insaputa) ben 3 schede SIM al denunciante falsificando la firma sul contratto ma utilizzando una copia valida del documento d’identità rilasciata dal cliente per precedenti operazioni.

Il malcapitato ha disconosciuto la firma apposta sui contratti “extra” e confermato che il documento corrispondeva a quello in corso di validità.

Andando più a fondo, gli agenti hanno svelato “il trucco” riscontrando, anche grazie alla confessione dell’esercente, che non si era trattato di un caso isolato ma di una prassi consolidata.

La titolare dell’esercizio commerciale è stata dunque denunciata in stato di libertà per il reato di sostituzione di persona, ai sensi dell’art. 494 del codice penale.