Vita “rubata” dai social, ore perse online: “Penso che potrei impiegare meglio il mio tempo”

Vita “rubata” dai social, ore perse online: “Penso che potrei impiegare meglio il mio tempo”

CATANIA – Internet, web, online, sono parole che ormai pronunciamo tutti i giorni, intorno alle quali si costruisce quasi interamente la nostra quotidianità. È quasi impossibile trovare qualcuno che non abbia almeno un account social.

Le nostre vite si svolgono online e, infatti, non è un caso che quando i vari sistemi di messaggistica sono giù per qualche ora, praticamente il mondo in quel lasso di tempo si ferma.

Questa rivoluzione del web ha portato cambiamenti significativi sia a livello della comunicazione, ma anche lavorativo. Per quanto riguarda il primo, è assodato che grazie alla rete si entra in contatto con tantissime persone, dando la possibilità di riprendere rapporti con vecchi compagni che si erano persi di vista o di fare nuove amicizie.

Con l’uso sempre più intenso di internet si sono modificate, dunque, anche le nostre abitudini e tante faccende che prima si sbrigavano recandosi negli appositi uffici, oggi vengono effettuate comodamente da casa con un click.

Di conseguenza, molte attività hanno subito delle modifiche che hanno costretto i lavoratori ad adeguarsi all’utilizzo di internet e addirittura anche dei social network dove promuovono le loro aziende e prodotti.

Quindi se tante volte stare collegati è indispensabile per svolgere il proprio mestiere, molte altre è solo per passatempo. I maggiori utenti sono i ragazzini e i giovani. Se gli adolescenti potrebbero essere giustificati per l’ossessione verso queste piattaforme in quanto più spensierati, coloro che si avvicinano alla soglia dei 30 lo sono un po’ meno.

Si tratta di gente che studia o lavora o che fa entrambe le attività e che talvolta, però, è parecchio attratta dai social, tanto da “perdere” del tempo all’interno delle app piuttosto che realizzare i propri compiti. Questo capita anche la notte, momento in cui arriva il meritato riposo, ma che viene ostacolato dalla voglia di guardare cosa è successo ai nostri amici e nel mondo, posticipando così la dormita.

“Penso che a volte siano una perdita di tempo – dichiara Annalisa, 28enne -, li uso quando dovrei fare altro. Magari, mentre studio, penso di riposarmi 5 minuti stando sui social e passa mezz’ora senza rendermene conto”.

“Sono utili per informarmi – afferma Tahnee, 29enne -. Io mi aggiorno sulle cose che mi interessano e anche sull’attualità. Se usato così, non è una perdita di tempo. Mi capita di ritrovarmi online nei tempi morti, quando aspetto, quando faccio una pausa o quando dovrei concentrarmi di più a volte poco prima di dormire. Spesso ci penso e mi dà fastidio, perché una volta non era così, magari prendevo un libro o guardavo ciò che avevo attorno. Riconosco che potrei impiegare meglio il mio tempo, ma guardo il lato positivo che perlomeno mi tengo aggiornata sulla cronaca e sui miei hobby”.

“I social network non sono solo un utile strumento di comunicazione, ma anche di svago e in quanto tale spesso è facile abusarne a discapito di cose più importanti – asserisce Filippo, 28enne -. A volte per concentrarmi nello studio ed evitare di distrarmi con i social sfrutto un’applicazione. Per molti è diventato un gesto quasi automatico quello di prendere il telefono e scrollare il feed di Instagram o Facebook. Questa app aiuta a lenire questo problema. Pianta un alberello “virtuale” ogni tot di tempo passato lontano dallo smartphone. Per me è una piccola motivazione in più per concentrarmi”.