Vita da clochard, serata di solidarietà e commozione del Rotary Catania Duomo 150

Vita da clochard, serata di solidarietà e commozione del Rotary Catania Duomo 150

CATANIA – Serata di particolare sensibilità e umanità si è svolta la sera di ieri dal Catania Duomo 150 in piazza della Repubblica, a Catania, dove oramai da anni si concentrano tantissimi clochard alla ricerca di un posto per ripararsi dalle fredde serate e speranzosi che il buon cuore dei Catanesi porti loro un pasto caldo.

Quando fu stabilito dal Direttivo del Catania Duomo 150 di dare un sostegno non solo materiale, ma anche morale, a queste persone senza fissa dimora, vi è stata una gara di solidarietà che ha fatto seguito a quella organizzata sempre dal Rotary Catania Duomo 150 lo scorso 8 dicembre nella Chiesa di San Francesco di Paola dove assieme a Padre Scrivano sono stati distribuiti 200 pasti ad alcune famiglie bisognose.

La serata di ieri è stata commovente, soprattutto nel vedere tante persone senza tetto; l’evento ha toccato la sensibilità dei soci del Rotary CT 150 e dei volontari che spesso si recano in questa piazza a distribuire viveri e abbigliamento. La sensibilità dimostrata dal Presidente Santo Finocchiaro e da tutti i soci del Rotary CT 150 è stata di grande umanità. Alle ore 19,30 ha avuto inizio la distribuzione dei pasti caldi e poi quella dell’abbigliamento; donati capi in ottime condizioni. Tale senso civico ha fatto superare le prime diffidenze dei clochard e alla fine vi è stato un significativo momento anche di vicinanza e gratitudine.

Durante la serata vi sono stati degli scambi di opinioni con queste persone e una riflessione è venuta spontanea, in molti si sono chiesti chi si “nasconde” dietro queste persone senza fissa dimora, e perché questi clochard hanno spesso scelto una vita che a molti di loro può sembrare libera ma lontana dagli schemi che la società impone, mentre il più delle volte e in modo alquanto superficiale, vengono considerati dei “fannulloni” che non hanno voglia di fare nulla e si accontentano di vivere alla giornata.

Purtroppo il più delle volte si fanno delle considerazioni non pertinenti. Ieri sera, parlando con qualcuno di queste persone è venuta fuori una realtà che ha permesso di fare una riflessione sociologica che ha messo i presenti a conoscenza dei drammi che hanno vissuto e dalle tante sofferenze che queste persone hanno avuto: dalla perdita di un lavoro, alla perdita di un familiare o persino alla mancanza di affetto dei loro familiari e dalla società che li ha emarginati descrivendoli come barboni.

Purtroppo perdere la casa non significa soltanto non avere un tetto sotto il quale sentirsi protetti, vuol dire non avere più punti di riferimento, non avere famiglia e relazioni, sentirsi emarginati e perdere anche l’identità.

Il Rotary Catania Duomo 150 si ripromette di fare altre iniziative per sostenerli.