CATANIA – In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne i catanesi sono scesi in piazza, nella mattinata di oggi, con l’obiettivo di far sentire la propria voce anche per le donne che non ne hanno più una.
Partito da piazza Roma e giunto fino a piazza Annibale Riccò, il corteo ha visto sfilare per le vie di Catania numerosi slogan e cartelloni.
È stata alta la partecipazione dei catanesi che hanno manifestato contro il sistema patriarcale, citando anche molte delle donne che oggi non sono più tra noi a causa di uomini che non hanno fatto in tempo a comprendere che amore non è sinonimo di possesso.
“Siamo il grido feroce di chi non ha più voce“, hanno intonato i manifestanti nella speranza di rendere giustizia, almeno parzialmente, anche a chi è stata troppe volte costretta a tacere.
I giovani, e non solo, che hanno preso parte al corteo sono stati spettatori, nei pressi di piazza Roma, di una scena alquanto memorabile: è stato volontariamente appiccato il fuoco su un cartellone su cui erano state scritte le espressioni e le frasi che testimoniano il sistema patriarcale di cui la società di oggi è vittima e che troppo spesso sono state rivolte alle donne nel momento in cui è stata messa in dubbio la veridicità delle loro dichiarazioni riguardo alle violenze subite.
La manifestazione si è conclusa con un momento di confronto e di condivisione: protagoniste le innumerevoli ragazze che sono state vittime di violenza e che hanno scelto di alzare la voce per rendere partecipi delle loro terribili esperienze tutti i manifestanti.
Tra lacrime, abbracci e parole di conforto le ragazze che si sono esposte in prima persona sono riuscite a trasmettere tutto il dolore con cui tutt’oggi convivono, nella speranza di poter prima o poi rimuovere dalla memoria le esperienze che inevitabilmente le hanno segnate a vita.