CATANIA – “Il comando di Catania è in salute, è una buona squadra. C’è un personale operativo molto motivato e una buona energia, che sarà mia cura mantenere viva”. Con queste dichiarazioni, il comandante Felice Iracà ha concluso la conferenza stampa organizzata in Via Cesare Beccaria, in occasione della festa di Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco, per fare un bilancio dell’attività 2024.
Durante l’incontro, Iracà ha illustrato i dati del 2024, che evidenziano da un lato la riduzione complessiva degli interventi e dall’altro le nuove intenzioni per migliorare l’attività e le condizioni in cui operano gli uomini in servizio.
Dati 2024: meno interventi, ma nuove emergenze
Nel corso dell’anno, il comando di Catania ha effettuato 15.641 interventi, con un calo del 7% rispetto al 2023. Gli incendi – esplosioni, 2.342 in totale, hanno registrato un calo del 2%, mentre gli incendi boschivi sono diminuiti drasticamente: 1.671 azioni, quasi il 40% in meno rispetto all’anno precedente.
Non mancano però le criticità. Gli incendi di rifiuti sono in crescita, con 1.031 interventi (+10%), così come i soccorsi alle persone, che hanno raggiunto quota 1.395 (+5%). In netta diminuzione, invece, gli interventi per dissesti statici: 1.112, con un calo del 25%.
La mappa degli interventi
Tra i 14 distaccamenti attivi nella provincia, la Centrale di Catania ha svolto il maggior numero di operazioni, quasi il 40% del totale. Seguono Catania Nord (13%), Acireale e Paternò (9% ciascuno) e Riposto (8%). Il comando conta su 550 uomini, con un’età media tra i 40 e i 50 anni, cinque nuclei specialistici e un totale di 12 distaccamenti, tra volontari, cittadini e provinciali.
Più mezzi e strutture per il futuro
Nonostante i risultati raggiunti, Iracà ha sottolineato la necessità di potenziare le risorse a disposizione. “Il comando ha bisogno di più mezzi e di strutture migliori. Sarà mia cura far crescere il numero degli automezzi, rinnovare il parco macchine e recuperare alcune sedi di servizio che versano in condizioni critiche. Non è un percorso semplice, ma è una strada che dobbiamo percorrere”.